ROMA - Roma, prove di futuro. Domenica Di Francesco ha mandato in campo una squadra con 27 anni di età media, tra le grandi del campionato la più giovane. Contro il Benevento sono partiti titolari due ventenni, Ünder e Gerson, e solo tre over trenta: Fazio (30 anni), Kolarov (32) e Dzeko (31). La linea verde, dettata anche dall’emergenza, è stata confermata in panchina, dove si sono accomodati tre ragazzini della Primavera: Marcucci, classe ’99, Bouah e Riccardi, classe 2001.
POLITICA CONDIVISA - Monchi e Di Francesco condividono questa politica in vista della prossima stagione. La Roma ha bisogno di un profondo rinnovamento, dopo aver visto sfumare (salvo miracoli) la possibilità di alzare un trofeo anche quest’anno. Di Francesco, che si guadagnerà la conferma con la conquista di un posto in Champions, preferisce lavorare con i giovani, come ha sempre fatto al Sassuolo. Il direttore sportivo spagnolo dovrà individuare ragazzi di talento e che “abbiano fame”, perchè il gioco del tecnico abruzzese è molto dispendioso e richiede giocatori disposti a sacrificarsi.
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IL CASO POLITANO - Sono molti i giovani usciti da Trigoria nel corso degli anni, molti dei quali la Roma li ha persi definitivamente. Diversi di questi prodotti del vivaio giocano in Serie A, anche a buoni livelli. Da Romagnoli a Bertolacci, da Cerci, a Viviani, fino a Caprari, Politano, Antei e Verde. Solo per citarne un piccolo numero. Alcuni sono stati sacrificati per esigenze di bilancio dall’ex direttore sportivo Walter Sabatini. Politano è stato ceduto definitivamente al Sassuolo e a gennaio è stato trattato dal Napoli per un cifra vicina ai trenta milioni. Farebbe ancora comodo alla Roma.
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