Roma, per Dzeko il riposo come medicina

Da inizio stagione ha saltato solo due partite e in Champions è apparso sfiduciato. Potrebbe fermarsi per una volta per essere al massimo delle sue potenzialità sabato prossimo con il Napoli
Roma, per Dzeko il riposo come medicina© LAPRESSE
Roberto Maida
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ROMA - La sua settimana è filata liscia come sempre. Meglio, comunque, di quei giorni agitati a cavallo di Inter e Sampdoria, quando non sapeva se preparare le valigie per Londra o se rilanciare la sua sfida nella Roma. Si è avvicinato alla partita contro il Milan, che lo scorso anno ha provato a prenderlo, come se dovesse giocare, da centravanti abitudinario: del resto in tutta la stagione soltanto due volte Di Francesco lo ha escluso dalla formazione titolare, a Verona contro il Chievo in campionato e all’Olimpico in Coppa Italia contro il Torino. In entrambi i casi ha giocato Schick e la Roma non ha vinto ma è passato del tempo. A Kharkiv in effetti Dzeko è apparso scarico, sfiduciato, o forse semplicemente stanco. Da qui le valutazioni dell’allenatore che per averlo sabato prossimo a Napoli, in un contesto e in un confronto ad altissima intensità, al cento per cento delle proprie possibilità.



AGITATO - Tanto più che Dzeko ha manifestato segnali di nervosismo: l’ammonizione rimediata a Udine gli è costata la diffida e di conseguenza il rischio di perdere la trasferta del San Paolo. Una ragione in più per rifiatare stasera, almeno inizialmente. Pensate: mai in carriera Dzeko è stato ammonito più di quattro volte in uno stesso campionato. E mai è stato squalificato per cumulo di ammonizioni in partite distinte: a livello di club è stato espulso una volta nel dicembre 2015 per proteste in Roma-Genoa (due giornate) ma per rosso diretto. Quest’anno invece ha già esaurito il suo bonus giallo e guarda caso ha preso una delle ammonizioni contro la Sampdoria, per un calcione a Torreira, nei giorni più delicati della trattativa con il Chelsea.

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