ROMA - Se all'Olimpico i suoi effetti si percepiscono appena, il Burian soffia impetuoso in casa Roma. E' una bufera piena di amarezza per una sconfitta che fa riaffiorare tutti i demoni apparsi nella gelida trasferta di Champions contro lo Shakhtar. Dopo le tre illusorie vittorie consecutive in campionato, la Roma subisce la seconda sconfitta in quattro giorni (e la quinta stagionale in casa) che fa ripiombare la squadra al quinto posto in classifica. I giallorossi perdono mestamente 2-0 in casa contro il Milan e si preparano nel peggiore dei modi alla delicata trasferta di sabato prossimo contro il Napoli al San Paolo. Per Gattuso, invece, è partita nel migliore dei modi la '12 giorni' cruciale per la stagione rossonera che proseguirà mercoledì con la sfida alla Lazio in Coppa Italia e con il derby di domenica prossima. All'Olimpico la squadra rossonera centra l'ottavo risultato utile consecutivo in campionato (sei le vittorie) e si porta a sette punti dalla zona Champions, un traguardo che a questo punto non sembra più un miraggio.
LE SCELTE - Di Francesco voleva cambiarli tutti dopo il secondo tempo di Kharkiv, alla fine opta per una soluzione più moderata pur lasciando fuori colonne come De Rossi, Dzeko e Florenzi. Al loro posto dentro Pellegrini, Shick e il redivivo Bruno Peres. Nel suo 4-3-3 Gattuso punta su Cutrone punta di diamante assieme a Suso e Calhanoglu.
PRIMO TEMPO - Nella prima frazione è la Roma a gestire il pallone senza però riuscire a trovare quella velocità di manovra e quelle verticalizzazioni necessarie per aprire crepe nell'affollata retroguardia rossonera. I tentativi arrivano così dalla distanza ma sia Ünder che Pellegrini non riescono a spaventare l'attento Donnarumma. Schick, stretto nella morsa Romagnoli-Bonucci, si muove a caccia di palloni giocabili ma non è facile trovarli. Nonostante gli spazi affollati, una sua girata (in fuorigioco) viene deviata in angolo da Gigio, un suo numero sulla sinistra non trova compagni pronti alla deviazione sotto misura. E il Milan? Molto attento nella retroguardia, poco produttivo in avanti nonostante il gran movimento di Cutrone e Calhanoglu. La partita è fin troppo tattica e frammentata e a farne le spese è lo spettacolo, penalizzato da un ritmo di gara troppo lento e macchinoso. Gli unici brividi dalle parti di Alisson arrivano da due errori di impostazione da parte di Nainggolan - con il nuovo look senza cresta - ma in entrambi i casi Calhanoglu non è abbastanza reattivo per approfittarne. Il primo tempo non può che finire 0-0.
SECONDO TEMPO - La ripresa della Roma è un copia e incolla di quella disastrosa disputata a Kharkiv. I giochi si aprono con il vantaggio rossonero. Passano appena due minuti quando Suso sulla destra mette in area un pallone sul quale Cutrone si avventa 'alla Inzaghi' anticipando Manolas e Alisson. Per la banda Gattuso un tiro verso lo specchio, un gol. La replica della Roma arriva subito dopo con un tentativo dal limite di Perotti a lato di poco. Il Milan controlla con serenità il vantaggio dimostrando di star meglio fisicamente rispetto agli avversari. La superiorità ospite è evidente anche sotto il profilo dell'agonismo. Kessie e (per due volte) Calhanoglu sfiorano il raddoppio, Alisson tiene in partita la Roma. I padroni di casa non riescono ad alzare il baricentro e difettano di lucidità nell'ultimo passaggio. Al 64' Di Francesco passa al 4-2-4 togliendo dal campo lo stanco e irriconoscibile Nainggolan per Dzeko.