Olimpico pazzesco: hanno vinto in 60.000

L'editoriale del Direttore del Corriere dello Sport-Stadio dopo l'impresa della Roma con il Barcellona nei quarti di Champions League
Olimpico pazzesco: hanno vinto in 60.000© LaPresse
Alessandro Vocalelli
3 min

È stato un privilegio essere lì, in un Olimpico strapieno d’amore, accanto a Totti e Cassano, Nela e Bruno Conti, De Sisti e Giannini, Boniek, Aldair e Francesco Rocca e anche a sessantamila romanisti che giocavano, spingevano, soffrivano accanto, al fianco, dei nuovi eroi di Roma. È stato un privilegio assistere dal vivo alla straordinaria rimonta di una squadra di calcio capace di mandare tre volte al tappeto Messi e tutti gli altri campioni del Barcellona. È stato un trionfo per i dirigenti che adesso possono - giustamente e orgogliosamente - vantarsi di avere una delle prime quattro squadre d’Europa. È stata una prestazione straordinaria, una magìa, di Dzeko e compagni che hanno incenerito i rivali, metro dopo metro in ogni zona del campo. 

E’ stato autentico capolavoro di Di Francesco, che non ha sbagliato una mossa meritandosi a pienissimi voti il diritto di essere ormai considerato un allenatore di eccezionale livello internazionale. Ma è stata anche - e soprattutto - la grande vittoria del pubblico, che ha trascinato la Roma contro i fuoriclasse spagnoli e un arbitro che ha provato a sbarrare la strada con un’infinità di decisioni contrarie: da una serie di falli invertiti a centrocampo a una sacrosanta espulsione di Piqué su cui ha sorvolato in maniera incredibile. Di fronte a tutto questo, che si andava ad aggiungere alle ingiustizie subìte all’andata, un altro stadio e un’altra squadra si sarebbero arresi; non i romanisti e la Roma, che ci hanno continuato a credere fino all’ultimo tuffo di Manolas. Per una volta senza soffermarsi su gerarchie, che pure potevano esserci in campo, abbiamo deciso di dare a tutti un 10 in pagella proprio perché sono serate così che confermano agli amanti del calcio quanta magìa ci sia in questo sport. 

Un dieci e lode in pagella meritano anche i tifosi, che dopo un 1-4 al Nou Camp potevano avere un attimo di cedimento. Invece erano lì, con le bandiere al vento e il cuore in tumulto, più di tutti convinti di un’impresa che sembrava impossibile. Entrerà nella storia questo Roma-Barcellona: un giorno chi c’era lo potrà raccontare ai nipoti come una favola. C’era una volta Messi, c’era una volta un popolo intero che ha saputo imporre al re lo scacco matto più straordinario prima di colorare una notte infinita, con la Roma giallorossa che non è andata a dormire. Troppo forte la voglia di vivere interamente il suo sogno.


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