Di Francesco: «Alisson? Resterà alla Roma. E dal Sassuolo prenderei... Magnanelli»

Il tecnico ha parlato di campo e mercato alla vigilia della sfida del 'Mapei Stadium' in cui vestirà i panni del grande ex: «Ünder e Fazio in dubbio, in porta tocca a Skorupski. Berardi e Politano? Giocatori di talento»
Di Francesco: «Alisson? Resterà alla Roma. E dal Sassuolo prenderei... Magnanelli»© LAPRESSE
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ROMA - La Champions League è già in tasca ma chiudere bene il campionato e difendere il terzo posto dal possibile sorpasso della Lazio è la "missione" della Roma impegnata sul campo del Sassuolo (che battendo l'Inter a San Siro la settimana scorsa ha dato una mano anche alle due squadre capitoline) in uno dei due posticipi che chiuderanno la stagione della Serie A.

 «Approcciare bene tutte le partite, compresa quella di domani, è importante per crescere in mentalità. Il Sassuolo è in salute e vorrà fare bene, così come la Roma - ha detto alla viglia Eusebio Di Francesco, grande ex della sfida al 'Mapei Stadium' di Reggio Emilia -. Sono felice di rivedere tanti amici e ragazzi con cui ho condiviso storie importanti: lì ho vissuto emozioni importanti in un ambiente familiare unico».

 

È GIÀ MERCATO - L'allenatore ha poi parlato anche di mercato, tema già caldo a Trigoria in particolare per quanto riguarda Alisson, portiere giallorosso e del Brasile che ha addosso gli occhi dei più grandi club europei: «Il futuro di Alisson? De Sanctis e Monchi possono sostituirlo alla grande... Scherzi a parte, ho la sensazione che resterà con noi e questo, oltre a rendermi felice, sarà importante anche per la nostra crescita». A Reggio Emilia, però, Alisson non ci sarà: «Non sarà convocato e giocherà Lukasz (Skorupski, ndr). Ünder invece verrà con noi anche se oggi non si è allenato: stiamo valutando sia lui che Fazio, sono ancora in dubbio». Al 'Mapei Stadium' Di Francesco ritroverà due giocatori come Politano e Berardi, che in futuro potrebbero anche vestire di giallorosso: «Non parlo di giocatori che non sono della Roma. A Domenico (Berardi, ndr) sono davvero affezionato, sono due giocatori di talento. Però io porterei dovunque il 'mio' capitano, Magnanelli, un simbolo di dedizione e mentalità». Tracciando un bilancio della stagione della Roma, l'allenatore abruzzese conclude infine che «in Champions meritiamo un ottimo voto, anche se potevamo fare di più, mentre in campionato, al di là della classifica, mi dispiace del distacco dalle prime. Però è stato comunque positivo, avendo raggiunto l'obiettivo della Champions».

 

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