Schick: «Dimostrerò il mio valore a Roma, ne è sicuro anche Cassano»

L'attaccante ceco: «Juve? Nessun rimpianto, è un capitolo chiuso. Sono contento di essermi trasferito nella Capitale»
Schick: «Dimostrerò il mio valore a Roma, ne è sicuro anche Cassano»© Bartoletti

ROMA - Schick è convinto che la prossima stagione sarà un'altra storia. Il suo primo anno in giallorosso non è stato entusiasmante, sono arrivati solo tre gol, e ora l'acquisto più oneroso della società americana (42 milioni) vuole dimostrare quanto vale: "Ho preso confidenza con l’ambiente - dice Schick in un'intervista al quotidiano ceco Lidovky - adesso devo solo dimostrare quello che so fare. Sono arrivato dopo la parentesi con la Sampdoria, provando a giocare in una posizione diversa. Il secondo anno farò vedere chi sono davvero. Per me questo primo anno è stata una nuova esperienza in una città in cui le pressioni e l’affetto dei tifosi non ha eguali al mondo. Cosa mi ha tolto? Mi sono infortunato proprio nel momento in cui stavo iniziando a giocare". Il suo futuro comunque è a Roma: Schick non è tra i cedibili, e non ha parlato con nessuno della società. "Forse la società ha parlato con chi doveva discutere del proprio futuro, una cosa che in questo momento non mi riguarda". Nessun rimpianto per non essere andato alla Juventus: "No, è un capitolo chiuso. Sono davvero contento di essermi trasferito alla Roma". Per il club bianconero aveva effettuato anche le visite mediche: "Dopo la prima visita medica ho capito che c’era un problema al cuore. Sapevo che c’era qualcosa di sbagliato perché mi hanno fatto fare controlli che solitamente non si fanno".

VIDEO: DA SCHICK A PELLEGRINI, I GIOVANI DELLA ROMA

 


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NIENTE TATUAGGI - Schick è arrivato in Italia a 18 anni, ma la sua vita, assicura, non è cambiata: "Sono lo stesso di quando sono arrivato. Non seguo molto la moda e i tatuaggi non mi piacciono. Nella Roma ce ne sono tanti di ragazzi tatuati, guardate Nainggolan per esempio, è il suo modo di essere, è il suo stile stravagante. Io non ne ho mai fatti, non ne sento il bisogno". Il connazionale Jankto ha detto che potrebbe diventare il migliore del mondo. "Lo ringrazio, ovviamente fa piacere quanto i tuoi compagni parlano di te in questo modo. Serve tempo per arrivare ai massimi livelli e soprattutto c’è bisogno di un fisico sano, senza non si arriva da nessuna parte. La concorrenza è tanta ma io lavoro per arrivare al top".


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SIPARIETTO CON CASSANO - Antonio Cassano, suo ex compagno alla Sampdoria, ha sempre parlato bene di lui. "È fantastico. L’ho incontrato ultimamente mentre accompagnavo un amico all’aereoporto a Roma. Stavo scaricando il bagaglio e una macchina si è fermata vicino a me, dal finestrino abbassato ho visto Antonio che mi diceva: Me lo fai un autografo? Mi sono fermato a chiedergli cosa stesse facendo lì, poi ci siamo dati appuntamento al campo di allenamento. Abbiamo parlato molto. Per me è un grandissimo uomo, molto onesto. Anche troppo a dire la verità ma è sempre una persona positiva. Mi ha dato consigli su Roma, lui ci ha giocato. Mi ha detto che farò una grandissima carriera in giallorosso".

 


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ROMA - Schick è convinto che la prossima stagione sarà un'altra storia. Il suo primo anno in giallorosso non è stato entusiasmante, sono arrivati solo tre gol, e ora l'acquisto più oneroso della società americana (42 milioni) vuole dimostrare quanto vale: "Ho preso confidenza con l’ambiente - dice Schick in un'intervista al quotidiano ceco Lidovky - adesso devo solo dimostrare quello che so fare. Sono arrivato dopo la parentesi con la Sampdoria, provando a giocare in una posizione diversa. Il secondo anno farò vedere chi sono davvero. Per me questo primo anno è stata una nuova esperienza in una città in cui le pressioni e l’affetto dei tifosi non ha eguali al mondo. Cosa mi ha tolto? Mi sono infortunato proprio nel momento in cui stavo iniziando a giocare". Il suo futuro comunque è a Roma: Schick non è tra i cedibili, e non ha parlato con nessuno della società. "Forse la società ha parlato con chi doveva discutere del proprio futuro, una cosa che in questo momento non mi riguarda". Nessun rimpianto per non essere andato alla Juventus: "No, è un capitolo chiuso. Sono davvero contento di essermi trasferito alla Roma". Per il club bianconero aveva effettuato anche le visite mediche: "Dopo la prima visita medica ho capito che c’era un problema al cuore. Sapevo che c’era qualcosa di sbagliato perché mi hanno fatto fare controlli che solitamente non si fanno".

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