Roma, Monchi: «Nzonzi? Non è lui il giocatore più vicino»

Il ds giallorosso: «Stiamo cercando un giocatore bravo con un prezzo sostenibile»
Roma, Monchi: «Nzonzi? Non è lui il giocatore più vicino»© LAPRESSE
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ROMA - «Questo è uno dei giorni più felici da quando sono a Roma, non solo come ds ma come persona che comincia ad amare questo club. Uno dei nostri figli ha rinnovato il suo contratto e resterà a Roma per almeno altri cinque anni. Non so per quanto tempo resterò io ma finché sarò qui voglio essere romanista come Alessandro. E' stata una trattativa lunga ma fin dal primo momento ero convinto che avrebbe avuto un epilogo positivo. Florenzi ha avuto offerte importanti a livello sportivo ed economico ma la sua volontà è sempre stata quella di restare in giallorosso». Così il ds della Roma Monchi ha commentato in conferenza stampa a Dallas il rinnovo di contratto di Florenzi con la Roma fino al 2023. «Florenzi è forte e può giocare bene ovunque, questo è come fosse un nuovo acquisto per noi. Avere Alessandro e Daniele nel nostro spogliatoio è fondamentale perché insegnano agli altri compagni cosa è la Roma e cosa vuol dire giocare in questa piazza. Questa città è diversa, è molto grande e difficile da capire. Serve qualcuno che ti spieghi e che ti aiuti. Essere romanista è diverso, è più bello».

«NZONZI NON E' IL PIU' VICINO» - Il ds ha fatto il punto sul mercato: «Nzonzi? Si parla tanto di lui e di qualcun altro. Noi stiamo valutando il mercato in diversi ruoli e uno è il centrocampo. Nzonzi è un nome ma non è l'unico e aggiungo che non è nemmeno il più vicino anche se mi piace molto come tanti altri che alla Roma non arriveranno mai. Io so perfettamente dove voglio arrivare e il mio lavoro è provare a creare la rosa più forte possibile e andrò avanti fino al 18 agosto. Preoccupato per Karsdorp? Io sono tranquillo, lui ha avuto un piccolo problema muscolare che è normale per un ragazzo che è stato fermo così tanto. Lui sta bene e siamo convinti che farà benissimo con noi. Il Milan con Higuain e l'Inter con i tanti acquisti effettuati non mi spaventano. Il mio lavoro non è valutare quello che fanno gli altri. Il mio modo di lavorare è questo, non è che posso cambiare la mia vita professionale. Io conosco perfettamente i numeri e dove vuole arrivare la società. Io sto lavorando solo per questo. Potrei fare qualcosa di diverso pensando di più a me stesso ma non sarebbe corretto. Io voglio lavorare per dare una stabilità alla Roma per il presente e per il futuro. Il tempo dirà se sto lavorando bene. Io non voglio fermarmi all'ultima positiva stagione che abbiamo fatto, io penso sempre al presente e soprattutto sempre alla società. E Pallotta su Messi stava scherzando. Delusione dei tifosi in caso di mancato arrivo di un altro giocatore dopo il caso Malcom? Torniamo a dicembre e gennaio scorso quando tutti dicevano che Under era una meteora. Il calcio cambia. Malcom è un giocatore fortissimo e il mio lavoro è adesso trovarne uno forte o più forte. Aggiungo anche che 10 giorni fa Malcom nessuno sapeva chi fosse, ora tutti dicono che è straordinario. Se i 40 milioni per Malcom verranno reinvestiti? Nessuno conosce i parametri e i soldi che ci vogliono per prendere un calciatore. Noi stiamo cercando un profilo sportivo ed economico. A me sono sempre piaciuti i numeri e credo che siano importanti per una società. Io non lavoro solo per il presidente ma anche per la stabilità futura. Vogliamo un giocatore che sia forte ma anche ottimo sotto il profilo dei numeri. Avere 27 giocatori non è una cosa che aiuta. Stiamo lavorando anche in uscita perché sennò è difficile gestire la situazione», ha concluso il direttore sportivo. 


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