Roma in affanno: in sei sono insostituibili

Di Francesco sta spremendo i migliori. Il turnover ora è impossibile: De Rossi gioca più dell'anno scorso
Roma in affanno: in sei sono insostituibili© LAPRESSE
Roberto Maida
3 min

ROMA - Ivan Marcano, uno dei giocatori arrivati alla Roma in estate, ha giocato tre partite da titolare: sono venute tre sconfitte, contro Milan, Bologna e Spal. Non è solo colpa sua ovviamente, in un gioco di squadra che chiama in causa tante variabili. Ma l’elemento aiuta a capire le difficoltà in cui si sta muovendo Eusebio Di Francesco dall’inizio della stagione: i titolari, per ora, non sono stati all’altezza delle riserve. E nella rosa troppi ruoli non hanno un ricambio. Da qui la scelta dell’allenatore di forzare i recuperi, con risultati che diventano controproducenti.



SENZA CAMBIO - Da quando la Roma ha cambiato modulo, passando al 4-2-3-1, i problemi di una rosa poco equilibrata sono stati addirittura esasperati: i due mediani non hanno un sostituto di ruolo. De Rossi - incredibile - è già stato in campo 104 minuti in più dello scorso anno, allo stesso punto della stagione. Dopo l’infortunio del capitano, Di Francesco è tornato al 4-3-3 perché Cristante, provato davanti alla difesa la settimana prima contro la Spal, si era rivelato inadeguato al compito. Steven Nzonzi non sta facendo cose straordinarie ma per caratteristiche è difficile da sostituire: 7 partite consecutive, ed è una fortuna che abbia potuto riposare nella sosta con la sua nazionale.

SCALZO - Un discorso analogo può essere applicato al caso di Aleksandar Kolarov, che ancora non può indossare le scarpe fuori dal campo a causa della frattura all’ultimo dito del piede sinistro che si trascina ormai da oltre un mese. Di Francesco ha provato due volte dal primo minuto Luca Pellegrini, esordiente di 19 anni, ma poi ha capito che non era il caso di insistere: il ragazzo, che ha qualità e personalità, è entrato negli ultimi due rigori concessi dalla Roma, sia a Empoli che contro la Spal. Da qui la decisione di ricorrere a Santon, un terzino multiuso, contro il Cska in Champions, e di nuovo a Kolarov, in condizioni fisiche inadeguate, al San Paolo, con relativo gol regalato a Mertens.

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