Malcom ora si pente e bussa alla Roma 

Il Barcellona non lo fa giocare. Lui chiede di andare via, anche in prestito. Era giallorosso poi se ne andò in Spagna con un clamoroso voltafaccia. Ma ci riprova
Roberto Maida
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ROMA - Ehi, mi rivolete? Le stranezze della vita: ora è Malcom che si offre. Dopo aver gelato la Roma in estate, cambiando destinazione aerea all’ultimo momento, vuole lasciare il più in fretta possibile il Barcellona. E ha fatto sapere attraverso un intermediario di volere a ogni costo rattoppare lo strappo con Monchi.

MA DAI - Stavolta quindi atterrerebbe davvero a Ciampino, con il cappotto e non con le infradito, con cinque mesi di ritardo e con l’aria contrita di chi ha qualcosa da farsi perdonare. Ma è molto difficile che la Roma accetti di riallacciare una trattativa con gli agenti, dopo il clamoroso voltafaccia di luglio. Per chi non ricordasse come è andata, la Roma chiuse l’accordo in mattinata con il Bordeaux dopo un pazzesco rilancio deciso personalmente da Pallotta. Nel pomeriggio, con un volo privato già pronto al decollo e destinato a Roma e il giocatore in sala d’attesa con la carta d’imbarco in mano, Malcom venne richiamato da uno dei suoi manager che gli aveva chiesto di tornare a casa, di non partire più. «Non vai alla Roma, c’è il Barcellona. Domani andiamo in Spagna».

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