Roma, Di Francesco: «Schick dal 1'. Prima della Samp metto l'inno della Champions»

L'allenatore giallorosso chiede ai suoi un atteggiamento diverso: «Il fatto di accontentarsi mi dà molto fastidio»
Roma, Di Francesco: «Schick dal 1'. Prima della Samp metto l'inno della Champions»© LAPRESSE
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ROMA - In questa prima parte della stagione la Roma ha faticato molto contro le squadre medio-piccole e la sfida con la Samp sembra perfetta per cambiare marcia. Nella conferenza della vigilia Eusebio Di Francesco chiede ai suoi di fare il salto di qualità: «Serve il giusto approccio fisico, mentale e tecnico anche contro le squadre che non sono big. E dobbiamo migliorare il nostro rendimento in casa. Cambi? Qualcuno ci sarà, ci sono tanti giocatori che hanno fatto tante partite nell'ultimo periodo. Non c'è voglia di cambiare tanto ma ci sono alcune esigenze contro una squadra come la Samp che ha verticalità e ritmo».

FORMAZIONE - L'allenatore giallorosso dà qualche indicazione per la formazione titolare e poi parla dei singoli: «Schick e Dzeko? Potrebbero giocare insieme ma di sicuro Patrick partirà titolare. Kluivert? Sta crescendo, scherza un po' meno in campo, non fa più dribbling fini a se stessi. Può cominciare a diventare un giocatore davvero importante, non deve mai smettere di superare esami. Pastore? Deve ancora trovare la condizione fisica ottimale, non sarà convocato. El Shaarawy? Ha fatto ottime prestazioni anche se non ha avuto molta continuità ma è cresciuto tanto. Sono contento del suo rendimento ma non mi accontento, voglio sempre di più. Lo vedo più presente anche a livello fisico. Nzonzi? Non ha picchi di velocità altissimi ma ha continuità e presenza, a Mosca ha fatto una delle sue migliori partite. Non so se giocherà ma è probabile che parta titolare».

ATTEGGIAMENTO - Anche alla luce del calo nel finale di Mosca seppur in superiorità numerica, Di Francesco vuole vedere un atteggiamento diverso in campo: «Bisogna approcciare le partite con più continuità. Abbiamo vinto in Champions ma l’ultima mezz’ora non mi è piaciuta. Il fatto di accontentarsi mi dà grande noia, queste partite vanno chiuse perché danno forza. E’ un aspetto mentale, non devi smettere di fare la corsetta in più. Le partite vanno trattate allo stesso modo, magari gli metto la musichetta della Champions prima della partita. Voglio una prestazione convincente che porta ad un ottimo risultato».


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