Roma: Pallotta e Stillitano, ecco tutta la verità

L’avvocato dagli Usa aveva parlato della delusione del presidente per il caso stadio («può lasciare»). Una “stanchezza” che ora è meglio non far filtrare: e così è fibrillazione
Roma: Pallotta e Stillitano, ecco tutta la verità© ANSA
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NEW YORK - Nella notte della tempesta polare che ha spazzato la costa est degli Stati Uniti, il presidente della Roma James Pallotta aveva altri incubi da affrontare. Per esempio, i giornali italiani. Per esempio, le parole di un titolo. Per esempio, la parola «stanco». E’ uscita ieri sulla prima pagina del Corriere dello Sport-Stadio nel titolo legato a un’intervista a Charlie Stillitano, l’avvocato italoamericano che ha creato l’International Champions Cup, torneo tra big negli Stati Uniti. Stillitano aveva spiegato di aver trovato, due settimane fa, il suo amico Pallotta deluso. E aggiunto che - secondo lui - aveva voglia di investire ancora, ma anche che, se sullo stadio fosse arrivato un altro blocco, secondo lui poteva lasciare. Considerazione non nuova: lo stesso Pallotta, nei mesi passati, lo ha più volte minacciato. La differenza è sui tempi. Pallotta, in effetti, non lo ha più detto di recente, perché la situazione, dopo l’inchiesta giudiziaria, si è rimessa finalmente in moto e dal Comune di Roma sono arrivati segnali positivi. Però quella parola, «stanco», seguita dal discorso dello stadio, poteva aprire scenari incontrollabili. Giovedì sera, intorno alle dieci e mezzo ora di New York (le quattro e mezzo di mattina in Italia) - in base alle nostre fonti - era cominciato a circolare tra i cellulari americani uno screenshot della prima pagina del Corriere presente nella rassegna dell’account twitter @DiMarzio, il giornalista di Sky. Sulla foto qualcuno - forse lo stesso Pallotta? Chissà - aveva cerchiato in rosso la parola «stanco». Stanco proprio ora? Pallotta avrebbe chiesto chiarimenti a Stillitano. A chi aveva scritto l’intervista, l’entourage dell’avvocato aveva chiesto di leggere il testo per verificarne il contenuto (senza rischi di censura: in Italia il giornale era in viaggio verso le edicole). Intorno alle undici il caso era sgonfiato. L’intervista era stata trovata impeccabile. Ieri mattina, invece, è cambiato tutto.

DIETROFRONT - A Roma c’è sempre un clima da Game of Thrones, fatto di relazioni, sospetti, complotti. Così, quando sull’edizione romana quella parola «stanco» è comparsa a caratteri più grandi, è ripartita la sarabanda. Preoccupato, il presidente della Roma ha prima inviato un messaggio in privato sul cellulare per sottolineare l’articolo con un dubbioso “uuh”, poi per smentire di aver parlato con Stillitano, infine per dire di non averlo mai incontrato, nonostante la foto sul giornale lo ritraesse, seduto sulla panchina dell’Olimpico, con l’intervistato, entrambi con il pollice alzato. Questa fibrillazione, in realtà, conferma quanto Pallotta tenga al club e come il progetto stadio sia alla svolta, ma anche come Roma e la Roma vadano maneggiate con cura. Ogni parola è soppesata, distillata, temuta come fosse nitroglicerina. 

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