Di Francesco: «Zaniolo l'ho voluto io alla Roma»

Il tecnico giallorosso: «Mi prendo i meriti della scelta fatto in estate. Contro il Sassuolo forse la miglior partita stagionale». Perotti: «Attesa per il Var? Peggio del rigore calciato nel derby»
Di Francesco: «Zaniolo l'ho voluto io alla Roma»© ANSA
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ROMA - Il ritorno di Perotti, la buona prova di Schick, la perla di Zaniolo. La Roma chiude il 2018 all'Olimpico con un netto successo sul Sassuolo che permette di arrivare senza troppe ansie all'appuntamento di sabato a Parma. Per Eusebio Di Francesco, sempre precario in panchina, una bella boccata d'ossigeno anche grazie alla prestazione. "Dal punto di vista tecnico penso sia la migliore partita della stagione anche se mi scoccia il gol subito nel finale per una questione di mentalità ma siamo sulla strada giusta. Momento non facile? Ci sarebbero tante cose da dire - ammette il tecnico giallorosso -. Al di là di tante chiacchiere non mi è mai mancato il sostegno della società. A Roma si sa che quando mancano i risultati si mette in discussione l'allenatore, ma io mi sento sempre in discussione. Abbiamo vinto una partita e ora dobbiamo dare continuità. Sono a capo di questa squadra e devo essere bravo a dare continuità di risultati e di prestazioni". La stessa cosa che si chiede adesso a Zaniolo, protagonista della serata in virtù del cucchiaio che di fatto ha chiuso la partita. "Avevo chiesto due giocatori dell'Inter e prima di tutto Zaniolo - rivela Di Francesco tornando allo scambio con Nainggolan -. Mi prendo il merito di questa scelta, poi i giocatori vanno messi anche in campo. Per me non esiste la carta di identità. Adesso è diventato una pedina importante ma deve continuare a lavorare con umiltà". Messaggio che Zaniolo ha subito recepito tanto che ai primi paragoni con gli 'scavetti' di Totti tira il freno: "Parlare di Francesco è una forzatura, c'è tanto da lavorare. L'importante erano i tre punti, e ora c'è il Parma: bisogna farsi trovare pronti e assolutamente vincere per rientrare in corsa Champions".

Certo, per il giovane talento la serata sarà indimenticabile: "Il primo gol in Serie A lo sognavo sin da quando ero bambino. Una serata perfetta, non ci sono parole, faccio ancora fatica a realizzare, sono veramente felice perché oltre al gol è arrivata anche la vittoria". 

"Attesa per il Var? Peggio di quello calciato nel derby, quei minuti prima di un rigore sono duri perché pensi tante cose". Sono queste le parole di Diego Perotti, in rete dagli undici metri nel successo per 3-1 della Roma sul Sassuolo. "Era un episodio importante per quanto vissuto negli ultimi mesi, volevo segnarlo per tutta la squadra - ha spiegato ai microfoni di Sky l'argentino, di ritorno dall'infortunio - Per qualsiasi giocatore restare lontano dal campo è difficile, io vivo il calcio in maniera intensa: è stato durissimo vedere i miei compagni da fuori. Mi auguro sia ormai tutto alle spalle. Il loro abbraccio è stato molto bello e significativo per me". Perotti passa poi all'analisi della partita. "Nel primo tempo avremmo potuto chiudere anche sul 3-0, a Torino ci è mancata concretezza ma oggi siamo stati più bravi. Abbiamo giocatori fortissimi in rosa, anche in panchina come oggi con Kluivert ed El Shaarawy: tutti stiamo dando il massimo", ha concluso il giocatore giallorosso.


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