Roma, i cento giorni di De Rossi

Tre mesi di calvario per l’infiammazione alla cartilagine del ginocchio. Non è al top, ma ci sarà. Domani torna titolare dopo 98 giorni, la Roma è in piena crisi e Di Francesco ha bisogno del suo capitano
Roma, i cento giorni di De Rossi© LAPRESSE
Guido D'Ubaldo
2 min

ROMA - Daniele De Rossi raggiunge quota cento. Non ha ancora l’età per andare in pensione, la sua idea è continuare a giocare per un altro anno, ora che il ginocchio non gli dà più fastidio. Ma domani torna in campo esattamente 98 giorni dopo l’ultima presenza da titolare, a Napoli, quando fu costretto a uscire per infortunio. Senzi di lui la Roma subì una delle tante rimonte, dopo essere stata in vantaggio fino al novantesimo. Contro il Milan c’è bisogno di lui. La Roma in piena crisi, Di Francesco di nuovo in discussione, il centrocampo in piena emergenza.

SUBITO NELLA MISCHIA - Il ritorno del capitano dal primo minuto è ufficiale. Lo avevamo anticipato nei giorni scorsi, come il la sua prima convocazione a Bergamo. Daniele rientra nel momento più delicato per la squadra giallorossa. Domani riprenderà il suo posto davanti alla difesa, con Lorenzo Pellegrini al suo fianco, a meno che Di Francesco non decida di tornare al 4-3-3. Il capitano ha superato tre mesi di calvario per l’infiammazione alla cartilagine del ginocchio. Di Francesco avrebbe voluto preparare con maggiore prudenza il ritorno di De Rossi, ma domani non ci sono altre soluzioni. De Rossi non sarà al massimo della condizione, ma saprà gestirsi con l’esperienza, l’assenza per squalifica di Nzonzi e Cristante crea un vuoto in mezzo al campo. I medici hanno dato l’ok per il ritorno dal primo minuto. Daniele è carico, sente molto l’importanza del momento, vorrebbe dare il suo contributo per uscire dalla crisi. Il capitano non si tira indietro, anche Monchi ieri ha avuto assicurazioni sulle sue condizioni.

TESTA E CUORE - Gioca per aiutare la Roma, per allontanare lo spettro della crisi e inevitabilmente sarà il garante per i tifosi, che due settimane fa lo salutarono con uno striscione, con l’augurio di rivederlo presto in campo. La gente sa che con De Rossi la squadra non si tirerà indietro, darà tutto fino alla fine.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio


© RIPRODUZIONE RISERVATA