Il nuovo stadio della Roma: tutte le tappe del progetto

Il presidente James Pallotta annunciò la prima versione dell'impianto a Tor di Valle a fine 2012. Disegnato dall'architetto statunitense Dan Meis, è stato più volte modificato e messo in discussione
Il nuovo stadio della Roma: tutte le tappe del progetto

ROMA - Era il 5 febbraio quando un po' tutti esultavano: lo stadio della Roma si farà. L'occasione era la presentazione della relazione del Politecnico di Torino. "È tempo ormai che la città abbia la possibilità di vedere un investimento di tale portata e che la Roma possa effettivamente lavorare alla costruzione dello stadio” disse il vicepresidente Mauro Baldissoni al sito ufficiale del club. Baldissoni è stato anche nominato presidente della società “Stadio TdV” creata per occuparsi del dossier. Oggi però l'arresto del presidente dell'assemblea capitolina, Marcello De Vito, getta un ombra sul futuro dello stadio

Sembrava il punto di arrivo di un progetto che ha iniziato a prendere forma nel marzo 2012 quando la Roma ha individuato come advisor la Cushman & Wakefield, società di consulenza immobiliare allora controllata da Exor, la holding della famiglia Agnelli proprietaria della Juventus che l'ha ceduta nel 2015 per 1,27 miliardi di dollari. La società vaglia oltre ottanta aree e individua la più adatta in Tor di Valle, poco edificata e piuttosto vicina al centro e all'aeroporto di Fiumicino. A ottobre del 2012, l'allora sindaco di Roma Gianni Alemanno incontra Pallotta per un confronto sul progetto dello stadio, annunciato in video-conferenza tra Roma e Orlando il 30 dicembre. Si parla di un impianto da 55 mila posti che dovrebbe essere pronto per l'inizio della stagione 2016-17, che si rivelerà l'ultima di Francesco Totti. Ma il capitano darà il suo commosso addio al calcio ancora allo Stadio Olimpico.


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Il nuovo stadio della Roma prende forma nel gennaio 2013. Il design è affidato a Dan Meis, architetto Usa che ha costruito la sua fama internazionale a partire dal primo grande progetto, lo Staples Center di Los Angeles che ospita le partite dei Lakers e dei Clippers. Premiato dall'American Institute of Architecture, che lo nomina Fellow, per il Paul Brown Stadium di Cincinnati, è inserito nel 2001 dalla rivista Time fra i 100 innovatori nel mondo dello sport. Ha progettato la Saitama Super Arena in Giappone, fino al 2010 sede del John Lennon Museum, diversi stadi di baseball e football americano negli Usa oltre allo Sports City Stadium di Doha, uno degli impianti che ospiteranno i Mondiali del 2022 in Qatar. Il 9 dicembre 2013, Pallotta presenta l'avveniristico progetto al sindaco Ignazio Marino. Due settimane più tardi viene approvata la legge di stabilità, che contiene i tre commi della cosiddetta "legge sugli stadi".

La presentazione ufficiale in Comune è del 26 marzo 2014. Lo stadio, viene rivelato, prevede 52.500 posti che possono arrivare fino a 60 mila. Nasce la società StadioTdV. Il 29 maggio 2014 viene depositato in Campidoglio lo studio di fattibilità, coordinato con Protos e KPMG. A dicembre la Giunta comunale riconosce l'interesse pubblico per il progetto, esposto per tutta l'estate 2014 alla "Casa della Città". Una successiva delibera subordina la realizzazione al completamento di opere pubbliche a Tor di Valle, come il prolungamento di un ramo della metro B, la trasformazione della ferrovia Roma-Lido in metropolitana, la messa in sicurezza del parco fluviale dell'Arnone.


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Nel 2015 iniziano i rilievi geologici nell'area di Tor di Valle. Mark Pannes è il responsabile del progetto che il Comune di Roma a giugno rispedisce al mittente con 101 prescrizioni. A luglio, la versione definitiva viene trasmessa alla Regione Lazio. Il plastico dello stadio, compreso il Business Center con le tre torri firmate dall'architetto Daniel Libeskind previste intorno all'impianto, è esposto alla "Casa della Città". A fine ottobre Ignazio Marino viene sfiduciato. Sarà il prefetto Francesco Paolo Tronca, nominato come commissario, a ricevere il progetto definitivo depositato il 31 maggio 2016.

Due settimane dopo, il 17 giugno 2016, nel comizio finale della campagna elettorale a Ostia, Virginia Raggi ufficializza come assessore all’urbanistica della futura Giunta il professor Paolo Berdini, da sempre contrario all’operazione. Il 29 agosto e il 6 settembre 2016, gli elaborati sullo stadio vengono consegnati dal Comune alle competenti direzioni regionali, ma senza la dichiarazione di conformità alla Delibera approvata in Campidoglio. Gli uffici comunali spediscono alla Regione una nota con tutte le criticità presenti nel progetto, in attesa della Conferenza dei Servizi che si apre il successivo 3 novembre. Il 30 dicembre, a sorpresa, Virginia Raggi, il vicesindaco Luca Bergamo, l’assessore allo sport Daniele Frongia, incontrano Baldissoni e Parnasi, alla presenza anche di Berdini. Le principali richieste del Campidoglio vertono sulla riduzione delle cubature globali e delle superfici per i parcheggi.


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La Conferenza dei Servizi si chiude, nel febbraio 2017, con il parere “non favorevole” del Comune, guidato ora da Virginia Raggi, al riconoscimento dell'interesse pubblico per lo nuovo stadio. La Giunta lascia però aperta la possibilità di modificare il progetto, e affida all’avvocato genovese Luca Lanzalone il compito di gestire la trattativa con Eurnova. Nel frattempo si dimette Berdini e la Soprintendenza per il MIBACT chiede di apporre di apporre un vincolo diretto all'ippodromo di Tor di Valle per la tribuna “progettata dall’architetto di fama internazionale Julio Garcia Lafuente”. La richiesta sarà respinta.

Il tecnico Luciano Spalletti e il capitano Francesco Totti via Twitter spingono per la realizzazione dello stadio. Il 12 maggio 2017 la Giunta approva una memoria in cui indica gli elementi da rispettare per conferire l'interesse pubblico al progetto: riduzione per oltre il 50% delle cubature del Business Park, eliminazione delle tre torri, superamento del rischio idrogeologico, potenziamento della ferrovia Roma-Lido, unificazione e messa in sicurezza di via Ostiense-Via del Mare, realizzazione di edifici a basso impatto ambientale.

L'8 settembre 2017 Eurnova consegna alla Regione il progetto definitivo, discusso in una nuova Conferenza dei servizi che si apre il 29 settembre. Il 5 dicembre il progetto adeguato alle richieste della Giunta viene approvato. Per quanto riguarda la mobilità, si prevede che almeno la metà degli spettatori arrivi allo stadio e rientri a casa attraverso il trasporto pubblico. Lo Stato annuncia che sosterrà i costi per il Ponte di Traiano, secondo punto di accesso e di uscita dall’area.


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Cento giorni dopo la chiusura della Conferenza dei Servizi, viene consegnato in Campidoglio l'adeguamento del progetto dello stadio. Il 10 aprile 2018 viene approvata la delibera di indirizzo per la variante urbanistica per la costruzione del Ponte dei Congressi, la banchina del Tevere, l’adeguamento del Ponte della Magliana e la viabilità accessoria. L'11 giugno scadono i termini per la presentazione delle osservazioni alla variante. Due giorni dopo, nell'ambito dell'operazione “Rinascimento” il costruttore Luca Parnasi, proprietario della società Eurnova e cinque suoi collaboratori, vengono arrestati. Parnasi viene condotto in carcere. Finisce invece ai domiciliari Lanzalone, che si dimette da presidente dell'Acea. Sedici le persone coinvolte nell'indagine della Procura di Roma che ipotizza per sedici il reato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione nell’ambito del progetto dello stadio.

Il 31 luglio il Campidoglio incarica il Politecnico di Torino di effettuare uno studio terzo, una “due diligence” sulla mobilità. Il 30 ottobre la Procura Roma chiude l’indagine sul nuovo stadio della Roma. Parnasi ha lasciato ogni incarico in Eurnova. Il nuovo management guidato dall'ad Giovanni Naccarato inizia a trattare con Pallotta, già da novembre 2018, la cessione degli asset legati al progetto dello stadio a Tor di Valle. Il 31 gennaio 2019 il Politecnico di Torino invia al Comune la relazione definitiva sulla mobilità. È l'ultimo atto. O almeno sembrava. 

Con questa relazione, sulla carta si potrà riavviare il percorso per approvare la Variante al Piano Regolatore e adottare il Verbale di Determina della Conferenza dei Servizi. Bisognerà poi stipulare la convenzione pubblico-privato e attendere un ulteriore passaggio in Consiglio regionale per l'autorizzazione a costruire. Dopo la pubblicazione dei bandi, si potrà procedere alla posa della prima pietra. "Se vogliono - ha detto Virginia Raggi - i proponenti potranno aprire i cantieri già entro l'anno" . Ora però bisogna vedere quali conseguenze avrà l'arresto di Marcello De Vito. 


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ROMA - Era il 5 febbraio quando un po' tutti esultavano: lo stadio della Roma si farà. L'occasione era la presentazione della relazione del Politecnico di Torino. "È tempo ormai che la città abbia la possibilità di vedere un investimento di tale portata e che la Roma possa effettivamente lavorare alla costruzione dello stadio” disse il vicepresidente Mauro Baldissoni al sito ufficiale del club. Baldissoni è stato anche nominato presidente della società “Stadio TdV” creata per occuparsi del dossier. Oggi però l'arresto del presidente dell'assemblea capitolina, Marcello De Vito, getta un ombra sul futuro dello stadio

Sembrava il punto di arrivo di un progetto che ha iniziato a prendere forma nel marzo 2012 quando la Roma ha individuato come advisor la Cushman & Wakefield, società di consulenza immobiliare allora controllata da Exor, la holding della famiglia Agnelli proprietaria della Juventus che l'ha ceduta nel 2015 per 1,27 miliardi di dollari. La società vaglia oltre ottanta aree e individua la più adatta in Tor di Valle, poco edificata e piuttosto vicina al centro e all'aeroporto di Fiumicino. A ottobre del 2012, l'allora sindaco di Roma Gianni Alemanno incontra Pallotta per un confronto sul progetto dello stadio, annunciato in video-conferenza tra Roma e Orlando il 30 dicembre. Si parla di un impianto da 55 mila posti che dovrebbe essere pronto per l'inizio della stagione 2016-17, che si rivelerà l'ultima di Francesco Totti. Ma il capitano darà il suo commosso addio al calcio ancora allo Stadio Olimpico.


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