ROMA - Un’esultanza irrefrenabile stava per costargli il derby. Edin Dzeko, nervoso come spesso è capitato in questa stagione poco luminosa, si è intrattenuto con i tifosi della Roma molto a lungo, travolto anche dai compagni, con il rischio di incassare la seconda ammonizione e quindi l’espulsione. E’ stato il team manager, Morgan De Sanctis, ad andare a riprenderlo di peso sotto la curva intimandogli di tornare in campo. Per fortuna di Dzeko, ormai il tempo era scaduto e Manganiello non ha ritenuto giusto sanzionare l’eccesso di foga, a testimonianza di un atteggiamento non prevenuto nei confronti del giocatore che aveva espulso a Firenze. Meglio per la Roma, che non ha ancora riabbracciato l’eventuale sostituto come centravanti: Schick è sparito dai radar dopo l’infortunio muscolare riportato a Verona e il viaggio a Barcellona per sottoporsi alla consueta terapia spagnola che accelera le guarigioni.
FIOR DI PELLE - Di Francesco ha attribuito il nervosismo di Dzeko, che ha rifiutato sdegnato anche l’intervista riservata al migliore in campo, all’idiosincrasia con l’arbitro. Ma Dzeko era contrariato già da prima. La sua serata estrema è cominciata poco prima della mezz’ora, con il Frosinone avanti 1-0, quando ha lanciato lontano la palla da restituire agli avversari, beccandosi un duro rimprovero da Goldaniga. Il successivo battibecco con De Rossi e con i tifosi è stato un’eruzione di rabbia che Dzeko non ha saputo (o voluto trattenere). Ed è un atteggiamento non nuovo per lui.
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VIDEO: Dzeko, i gol con la Roma