Porto-Roma la moviola di Bergonzi e Marelli: «Rigori su Schick e Dzeko. Perché non usare il monitor?»

I due ex arbitri hanno analizzato gli episodi dubbi del match di Champions League
Porto-Roma la moviola di Bergonzi e Marelli: «Rigori su Schick e Dzeko. Perché non usare il monitor?»
Jacopo Aliprandi
4 min

Il calcio di rigore per il Porto, quello non fischiato a Schick e il contatto tra Dzeko e Casillas dopo il cucchiaio del bosniaco. La moviola di Porto-Roma è ricca di episodi dubbi, da commentare con chi ha a diretto partite ad alti livelli. Gli ex arbitri Luca Marelli e Mauro Bergonzi hanno analizzato per il corrieredellosport.it la direzione di Cüneyt Çak?r e del Var Szymon Marciniak nel match di ieri sera. 

  

GLI EPISODI COMMENTATI DA LUCA MARELLI 

Il fallo di Florenzi?
«Sul primo episodio c’è poco da dire. Non conta nulla che il pallone sia raggiungibile o meno da Fernando. È stata una sciocchezza del giallorosso: in Europa quelle trattenute, soprattutto adesso che è stato introdotto il Var, vengono fischiate. Il rigore è stato automatico, il cartellino giallo invece è inspiegabile».

L’atterramento di Schick in area di rigore.
«Sicuramente l’errore iniziale non è di Çak?r: in campo quel contatto non si può vedere. Il contatto c’è. Bisogna togliere qualsiasi riferimento alla volontarietà del fallo: è un calcio di rigore senza sanzione disciplinare dovuto a una leggerezza di Marega che è entrato in maniera irruente sul giallorosso».

Perché Çak?r non è andato a controllare il contatto al monitor come nel fallo di Florenzi?
«Sono stati fermi due minuti, ma non capisco perché Marciniak non abbia consigliato all’arbitro di andarlo a rivedere. La spiegazione più logica è che il Var abbia avuto la certezza che ci sia stato un contatto ma che lo abbia valutato ininfluente. Il contatto tra il polpaccio e il piede di Schick è molto simile alla dinamica del derby nel fallo di Fazio su Correa. Non c’era la volontarietà, ma la negligenza di chi difendeva: resta comunque un calcio di rigore netto». 

Il contatto Casillas-Dzeko dopo il tiro del bosniaco.
«Non se ne è accorto neanche Dzeko. Il contatto c’è, il dubbio rimane ed è un episodio molto interessante». 

Il voto all’arbitraggio?
«Çak?r non mi è dispiaciuto: ha gestito bene la partita, come il duello tra Pepe e Dzeko. Gli episodi da Var sono invece da attribuire a Marciniak: bravo sul primo rigore, mentre su Schick ha sbagliato». 

 

GLI EPISODI COMMENTATI DA MAURO BERGONZI

Il fallo di Florenzi?
«È rigore netto, la trattenuta di maglia è evidente e l’arbitro non può che fischiare il penalty. Ieri al primo replay tutti ci siamo resi conto del fallo, anche perché Fernando è caduto all’indietro, segnale ulteriore della trattenuta». 

L’atterramento in area di rigore di Schick.
«Anche questo è un rigore netto». 

Perché Çak?r non è andato al monitor?
«Abitro turco, Var polacco e comunicazione in inglese: qualche incomprensione potrebbe esserci stata. Skomina ieri ha arbitrato PSG-Manchester United: lui parla italiano e non ha avuto alcun problema con il Var Irrati. Confrontarsi in inglese in quel momento così concitato non è semplice, potrebbe esserci stato un problema nel giudicare l’episodio. Dalle immagini evidentemente Marciniak non ha valutato l’episodio come un chiaro ed evidente errore. Hanno avuto dubbi perché hanno fermato il gioco per due minuti, ma non hanno avuto certezze sul contatto. Ma un episodio del genere nei minuti finali del secondo tempo supplementare andava sicuramente rivisto al monitor per garantire uniformità di giudizio». 

Il contatto tra Casillas e Dzeko?
«Quello è un altro episodio da moviola: è assolutamente calcio di rigore. Dzeko sarebbe potuto arrivare ancora sul pallone perché il suo tiro con lo scavetto era morbido e lento». 

 

 

 

 


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