Stadio della Roma: arrestato De Vito, presidente assemblea capitolina

La Procura lo accusa di corruzione e traffico di influenze illecite
Stadio della Roma: arrestato De Vito, presidente assemblea capitolina© ANSA

ROMA - Il presidente della assemblea capitolina Marcello De Vito di M5S è stato arrestato dai carabinieri per corruzione nell'ambito della inchiesta della Procura sul nuovo stadio della Roma.

REATO DI CORRUZIONE - De Vito è stato arrestato nell'ambito di una operazione del Comando Provinciale di Roma che ha portato ad altri tre arresti e una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori. I reati ipotizzati, a seconda delle posizioni, sono di corruzione e traffico di influenze illecite. L'indagine riguarda, oltre alle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma, anche la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell'area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense. L'indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l'intermediazione di un avvocato ed un uomo d'affari, che fungono da raccordo con De Vito al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari.

Il nuovo stadio della Roma: tutte le tappe del progetto

PROVVEDIMENTO CAUTELARE - In mattinata c'è stata anche una perquisizione dell'abitazione di Marcello De Vito. In base a quanto si apprende, l'esponente degli M5S è stato raggiunto da un provvedimento cautelare in carcere.


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COINVOLTO ANCHE TOTI - Nell'inchiesta che ha portato all'arresto del presidente dell'Assemblea del Campidoglio, Marcello De Vito, risultano indagati anche i fratelli Pierluigi e Claudio Toti, presidente e vicepresidente della holding di famiglia. I due sono coinvolti nel capitolo di indagine che riguarda l'appalto per gli Ex mercati generali di Roma. Nel registro degli indagati anche Giuseppe Statuto, amministratore della Lux Holding. Il suo coinvolgimento riguarda l'appalto della vecchia Stazione Trastevere. 

IL GIP"Marcello De Vito ha messo a disposizione la sua pubblica funzione di presidente del Consiglio comunale di Roma Capitale per assecondare, violando i principi di imparzialità e correttezza cui deve uniformarsi l'azione amministrativa, interessi di natura privatistica facenti capo al gruppo Parnasi". Così il gip nell'ordinanza con cui ha disposto il carcere per il presidente dell'assemblea capitolina. L'imprenditore "Luca Parnasi, al fine di acquisire il favore di Marcello De Vito, che guidava in qualità di presidente del Consiglio Comunale di Roma Capitale i lavori dell'Assemblea Capitolina riguardanti il progetto per la realizzazione del Nuovo Stadio della Roma, si è determinato, in adesione ad una specifica richiesta di De Vito, a promettere e poi ad affidare diverse remunerative consulenze all'avvocato Mezzacapo il quale ha operato quale espressione dello stesso De Vito". Dunque per il gip le consulenze date da Parnasi al collaboratore di De Vito servivano per asservire la funzione del presidente del Consiglio Comunale di Roma. 

Stadio Roma, ecco la fotostory del progetto


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ROMA - Il presidente della assemblea capitolina Marcello De Vito di M5S è stato arrestato dai carabinieri per corruzione nell'ambito della inchiesta della Procura sul nuovo stadio della Roma.

REATO DI CORRUZIONE - De Vito è stato arrestato nell'ambito di una operazione del Comando Provinciale di Roma che ha portato ad altri tre arresti e una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori. I reati ipotizzati, a seconda delle posizioni, sono di corruzione e traffico di influenze illecite. L'indagine riguarda, oltre alle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma, anche la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell'area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense. L'indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l'intermediazione di un avvocato ed un uomo d'affari, che fungono da raccordo con De Vito al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari.

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PROVVEDIMENTO CAUTELARE - In mattinata c'è stata anche una perquisizione dell'abitazione di Marcello De Vito. In base a quanto si apprende, l'esponente degli M5S è stato raggiunto da un provvedimento cautelare in carcere.


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