Friedkin e Al-Baker: le mosse e gli intrecci per l’acquisto della Roma

La vicenda societaria è arrivata a un punto di svolta. Ecco le offerte sul tavolo di Pallotta
Friedkin e Al-Baker: le mosse e gli intrecci per l’acquisto della Roma
Roberto Maida
3 min

La Roma fibrilla: il titolo in Borsa ha chiuso la giornata a +8,65%, a testimonianza di una certa attenzione del mercato azionario all’evoluzione della vicenda societaria. Al momento la situazione è questa: James Pallotta ha ricevuto un’offerta vincolante da Dan Friedkin e un’altra informale dal nuovo soggetto comparso sulla scena, il kuwaitiano Fahad Al-Baker. Fonti bancarie, con Unicredit fortemente interessata a una transizione rapida, danno ancora avanti Friedkin, se non altro per il vantaggio cronologico: ha già effettuato la due diligence, cioè l’esame dei conti, e ha dato garanzie finanziarie che confortano il venditore, con il quale ormai è in contatto quotidiano attraverso i legali. Però Al-Baker, uscito allo scoperto con un post su Twitter che ha fatto pensare a una boutade, è convinto di poter ancora vincere lo sprint per la Roma. 

Friedkin e Al-Baker: le offerte

Siamo alle battute finali? Non ci sono elementi per stabilire che l’affare si possa chiudere a giorni. Per un semplice motivo: Pallotta non è appagato dall’offerta di Friekdin, 490 milioni più 85 di liquidità da immettere nel club tra quota di aumento di capitale (42 milioni) e sistemazione parziale del bilancio, né considera irrifiutabile l’offerta raccolta (per ora non vincolante, ribadiamo) dal Kuwait, che supera il concorrente di una cifra giudicata «irrilevante» dai personaggi più informati sulla negoziazione. Il quadro che si prospetta quindi è leggibile: Pallotta spera in un rilancio di Friedkin, che sarebbe pronto a firmare il contratto preliminare e poi il closing nel breve periodo (anche entro fine mese), per consegnargli la Roma e liberarsi di un bene che, viceversa, dovrebbe impegnarsi a sostenere entro il mese di ottobre, quando dovrà essere completato l’aumento di capitale. Se poi Al-Baker, con la sua società di servizi, dimostrerà di essere molto determinato, con tanto di garanzie immediate, non avrà problemi a superare il competitor. Contano non solo i dollari ma anche e soprattutto le modalità e i tempi tecnici di pagamento.

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