Soriano: «Io al Napoli? Non era l'ora...»

L'intervista al centrocampista della Sampdoria: «La trattativa non si è chiusa ma la mia prima scelta è sempre stata la Samp: siamo una famiglia»
Soriano: «Io al Napoli? Non era l'ora...»© LaPresse
Andrea Ramazzotti
2 min

GENOVA - La carta d’identità dice che è nato in Germania, ma nelle sue vene scorre solo sangue italiano. Roberto Soriano è orgoglioso delle sue origini e della maglia azzurra che indossa. Lo abbiamo incontrato ieri al campo d’allenamento della Sampdoria e ci ha raccontato la sua estate da uomo mercato, ma anche il suo rapporto con Icardi, gli anni nelle giovanili del Bayern e la sua vita privata. Dalle braccia ricoperte di tatuaggi («Se tornassi indietro non li rifarei. Da giovane sono belli, ma quando sarò più vecchio e avrò un mio figlio, magari me ne pentirò») alla sua stanza... nell’appartamento di Viviano. «Sono l’unico giocatore di Serie A che non ha una casa. Ho lasciato la mia perché era troppo piccola e non ne ho ancora trovata un’altra. Emiliano mi sta ospitando perché i suoi sono a Brescia e ci facciamo compagnia», ha scherzato.

Soriano, come giudica finora la stagione della Samp?
«All’inizio è stata dura perché lo scorso anno avevamo conquistato la qualificazione ai preliminari di Europa League e veder sfumare tutto in quel modo... Abbiamo riversato la rabbia per l’eliminazione nelle prime giornate di campionato e abbiamo messo in difficoltà pure le grandi affrontate». [...]

Il suo passaggio al Napoli in pratica era fatto, ma è sfumato proprio sul gong per colpa di un contratto non depositato in tempo.
«C’è stata una trattativa che però non è mai stata chiusa. Si vede che non era destino... E comunque la mia preferenza è sempre stata rimanere qua».

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