Serie A Sampdoria, Giampaolo: «Niente errori. Oddo lo conosco da sempre»

L'allenatore: «Quando mi allenava suo padre, lui era piccolo e veniva a vedere gli allenamenti. Questa è una partita importante: gli amarcord non contano»
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GENOVA - Pescara-Sampdoria è un tuffo nel passato per Giampaolo, l'attuale tecnico dei blucerchiati. "A Pescara ho cominciato a lavorare quando ho smesso di giocare, avevo appena trent’anni - ricorda l'allenatore in conferenza stampa - È stata una tappa importante per la mia crescita professionale perché ho potuto capire le dinamiche interne di un club. Ho ricoperto il ruolo di osservatore, quello di team manager e successivamente quello di collaboratore tecnico. Domani, però, conta soltanto la partita: una partita importante sia per noi che per loro, gli amarcord non contano". 

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SULLA SFIDA - "Pensiamo una partita alla volta. Ora c’è Pescara dove bisogna fare bene e fare punti. Alle prossime gare penseremo più avanti, quando sarà il momento. Come la squadra arriva a questo appuntamento? I ragazzi che ho potuto allenare ci arrivano bene, quelli che sono rientrati dagli impegni con le nazionali sono a disposizione e hanno giocato tutti con le loro nazionali. Ad ogni modo ci arriviamo bene perché è una partita che non si può sbagliare". 

SU ODDO - "Oddo lo conosco da sempre perché, quando mi allenava suo padre, lui era piccolo e veniva a vedere gli allenamenti. Suo padre è stato un bravo tecnico, un precursore: ricordo che mi spostò da centrocampo al centro della difesa perché voleva che la squadra iniziasse l’azione da dietro.  Il Pescara è una squadra sbarazzina, come il suo allenatore che preferisce la qualità alla quantità, che preferisce giocatori con sensibilità tecniche a quelli con doti fisiche. Non a caso, a Pescara, hanno messo in difficoltà squadre come Napoli, Inter e Torino". 

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