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TORINO - Il giorno dopo il ricordo di Superga è anche la vigilia del derby di Torino. Per il popolo granata è un momento speciale e il presidente del Torino, Urbano Cairo, lo ha raccontato ai microfoni di SportMediaset: "Il derby si prepara da solo perché la voglia dei giocatori di vincerlo è tantissima. La nostra stagione è positiva, abbiamo segnato tantissimo, 64 gol rappresentano il settimo miglior attacco nella storia del Torino. Belotti ne ha fatti 25, ma tutti hanno dato il loro contributo. Un applauso va anche al mister che ha dato una mentalità offensiva alla squadra e sono molto contento. Potevamo andare in Europa. Non ci siamo riusciti quest’anno, ma siamo fiduciosi per il futuro". Nella stessa città del Toro c'è proprio la Juventus, che quest'anno punta dritta al Triplete. Un vicino di casa scomodo, ma con cui Cairo si complimenta: "Sono vicini al sesto scudetto e sono quasi in finale di Champions. Complimenti a loro, che però fatturano 5 volte quello che fatturiamo noi. La Juve può fare investimenti impensabili per noi, competere diventa molto difficile e il divario con loro è enorme. Noi dobbiamo continuare il nostro processo di crescita, iniziato sei anni fa quando siamo partiti dalla Serie B. Vogliamo sempre migliorarci".
SUPERGA E BELOTTI - Cairo ha ricordato anche Superga: "Una squadra invincibile che ha vinto 5 scudetti di fila. Grandi campioni e grandi persone: se 68 anni dopo ci sono migliaia di persone che accorrono ancora a Superga significa che il ricordo di quei ragazzi è ancora fortissimo. C’è un popolo granata che è unito in modo straordinario alla sua storia, al suo passato e ai suoi giocatori. È una cosa bellissima in un giorno triste in cui ricordiamo 31 vittime". Sul mercato e su Belotti: "Ha una clausola di 100 milioni, ma per il momento non si è presentato nessuno con quella cifra. E io sono contento perché per me farebbe bene a restare con noi almeno un altro anno. La clausola che vale solo per l’estero, ma nel momento in cui Belotti dicesse che vorrebbe rimanere, non varrebbe neanche per i club stranieri. In Italia non ho messo la clausola perché non volevo l’obbligo di darlo via per forza qualora la pagassero. Il giocatore è molto seguito ma non ci sono state squadre che hanno fatto delle offerte e non credo ne arriveranno. Il figlio di Bonucci tifoso granata? Spero di conoscerlo al derby per fargli un regalo speciale".
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