© LaPresse
ROMA - Il calcio ai suoi albori ha dei buchi neri che vanno riempiti: il Torino vuole il riconoscimento per il tricolore del ‘27. Per la gente granata i titoli conquistati al Filadelfia sono 7 e non 6, e il primo è quello revocato per un episodio di corruzione tuttora presunta. Dal Torino alla Lazio: la prima squadra della Capitale reclama il suo titolo, quello del 1914-1915, quando la finale per il tricolore tra i biancazzurri e il Genoa non fu mai giocata per motivi bellici. Qualche anno dopo la Federcalcio lo assegnò d’ufficio al Grifone: da qui la richiesta dei tifosi della Lazio che hanno indetto una petizione per vedere riconosciuto il loro tricolore.
Più o meno quello che sta accadendo anche a Udine, che ha vinto sul campo il primo scudetto della storia, nel 1896, quando il club bianconero si chiamava ancora Associazione Ginnastica Udinese. Peccato che non fu assegnato solo perché allora la Federazione non esisteva, sarebbe stata fondata solo un anno dopo. Ma a quei ragazzi che difendevano i colori di Udine, allenati da Antonio Dal Dan, va riconosciuto il titolo conquistato. La Federazione non ci sarà stata, ma il gioco sì e a Treviso dal 6 all’8 settembre di quell’anno si giocò a calcio. La Ginnastica Udinese sconfisse il Turazza di Treviso e la Ginnastica di Ferrara, aggiudicandosi un gonfalone di seta ricamato a mano, che portava la scritta: “Prima gara nazionale di giuochi ginnasti – campionato nel giuoco del calcio (Foot Ball)”.
Oggi i tifosi dell’Udinese chiedono alla Federazione che venga riconosciuto quel gesto sportivo, per questo anche loro, come i tifosi della Lazio, stanno raccogliendo le firme on line sul sito change.org. Sperano di arrivare a qualche migliaia, in modo da portare nei prossimi mesi il tutto in Via Allegri. Anche perché nel 2016 l’Udinese compirà 120 anni e in Friuli non dispiacerebbe festeggiare con un tricolore.