Leonardi: «Vi dico un nome? De Paul, è bravo e se continua così...»

«Ha tanti giovani e stranieri ma Del Neri sa cosa fare»
Leonardi: «Vi dico un nome? De Paul, è bravo e se continua così...»© ANSA
Francesca Fanelli
3 min

ROMA - L’Udinese è una miniera da scoprire. Pietre grezze i suoi giovani, tanti e interessanti, alcuni ancora da far sbocciare, altri pronti a mostrare in campo quello che sanno fare. Non tutte le partite sono uguali, è il bello del calcio, della partita che nasce in un modo e può anche finire diversamente da come uno l’ha pensata e studiata. «L’Udinese è lo specchio dei suoi giovani», detta così è perfetta. Vanessa Leonardi, volto femminile del calcio su Sky, l’ha vista all’opera domenica scorsa a pranzo contro la Fiorentina ed è andata come sappiamo, ma dopo 8 giornate non si usano mai definizioni chiuse. Anzi, il concetto della Leonardi è chiaro, spiega caratteristiche e umori di una squadra che ha una età anagrafica bassa, tanto da imparare ma guizzi con cui stupire. Si è giovani anche per questo. «Non era la prima volta che vedevo l’Udinese, l’ho già seguita in altre partite e non mi ha sorpreso. Aveva vinto bene contro la Sampdoria, ci può stare una flessione dopo la sosta con i nazionali via. Siamo all’inizio, la stagione è lunga».

VIVA LA GIOVENTÙ - Una missione per l’allenatore Del Neri, una lente di ingrandimento per la società da sempre attenta alle politiche giovanili, chiamiamole così. «Del Neri sa come fare, spero che gli vengano dati tempo e possibilità di lavorare bene. E poi il bello di questa Udinese è il mix tra tutti questi ragazzi e gli “anziani” diciamo, fanno da chioccia, possono aiutarli a crescere e a inserirsi in un campionato come il nostro». Una specie di Babele del pallone. Granada, Anderlecht, Austria Vienna, Kalmar, Tigre, Konyaspor sono solo alcune delle squadre di provenienza dei giocatori dell’Udinese, a questi vanno aggiunti gli altri stranieri che i bianconeri hanno già in rosa. Ancora Leonardi: «Tanti, nuovi e anche stranieri, hanno bisogno inevitabilmente di tempo, di conoscerci, di imparare come funziona da noi, ci sono i pro e i contro, ma resta un’avventura da vivere a tempo pieno. Credo sia fisiologico un periodo di adattamento, partite in cui la squadra giocherà molto bene, accendendo i riflettori su alcune individualità, altre in cui mancherà l’esperienza di saper gestire situazioni e avversari. Non so dire che tipo di campionato sarà quello dei bianconeri, ma hanno sicuramente un vantaggio, quello di avere sempre l’appoggio e la fiducia da parte dell’ambiente e della società. Non so se è già pronta per l’Europa, ma so per certo che quando si affrontano le partite senza eccessive pressioni, spesso in campo si fanno le cose migliori. L’Udinese è piacevole da guardare. Certo, servirà un grosso lavoro da parte del tecnico e dei giocatori, nulla arriva per caso, ma le qualità ci sono». E se dovesse scegliere un nome? La Leonardi non ha dubbi: «Direi De Paul, ne parlano tutti bene, è molto bravo. Contro la Fiorentina è venuto fuori alla distanza e se continua così...».

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