Perugia, addio sogno A: il Pescara di Oddo in semifinale

Ai quarti dei playoff di serie B la squadra di Camplone perde al Curi per 2-1 contro gli abruzzesi. Padroni di casa avanti con Goldaniga, poi Politano e Bjarnason
Perugia-Pescara 1-2: che impresa con Politano e Bjarnason!
Simone Zizzari
3 min

ROMA - Dal paradiso all'inferno in dodici minuti. E' stato questo il lasso di tempo nel quale il Perugia di Camplone ha assaporato la semifinale contro il Vicenza prima di ritrovarsi fuori dai playoff e dal sogno della serie A. Ha vinto il Pescara di Oddo (due gare sulla panchina abruzzese e due vittorie decisive per l'ex capitano della Lazio) che in un Curi esaurito e in piena febbre da promozione ha spinto come ha potuto la squadra di Camplone (pescarese di nascita) verso un sogno che si è infranto sotto i colpi di un Melchiorri stratosferico e di un Pescara maturo e lucido nei momenti più caldi della sfida. E' finita 2-1 per gli ospiti che, sotto di un gol ad inizio ripresa (testa di Goldaniga) hanno saputo reagire con personalità riequlibrando prima il conto con l'ex Politano e poi mettendo la freccia con un rigore realizzato da Bjarnason. Il Pescara si prende di forza la semifinale playoff in programma il prossimo 29 maggio dopo una partita di grande sofferenza nel primo tempo e di incredibile personalità nella ripresa. Piange il Perugia che esce a testa alta da una stagione tutt'altro che da buttare.


PRIMO TEMPO - L'importanza della posta in palio frena entrambe le squadre nella prima mezz'ora. Il Pescara fa la partita, il Perugia aspetta e riparte senza la dovuta convinzione. L'attacco abruzzese si regge sulle magie di Melchiorri, particolarmente ispirato e costante spina nel fianco della retroguardia umbra. Gli uomini di Camplone subiscono psicologicamente il vantaggio di avere due risultati su tre a disposizione. Il Pescara gioca con la consapevolezza di non avere nulla da perdere e crea costanti pericoli a Koprivec. I ritmi sono alti e gli ospiti sono i primi a sfiorare il vantaggio al 7' con un palo clamoroso centrato da Melchiorri sotto misura. La risposta dei padroni di casa è tutta in una conclusione di Falcinelli murata da Salamon. La tensione si taglia a fette ma le occasioni da gol si contano sulle dita di una mano. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 e tutto sommato è giusto così. Tanta corsa in campo ma poco spazio per lo spettacolo.  

RIPRESA, QUANTE EMOZIONI! - Nella ripresa il Perugia scende in campo con un altro piglio, decisamente più autoritario. Gli equilibri del match si spostano al 6' quando su una punizione di Fossati dalla destra è decisiva la testa di Goldaniga che trafigge Fiorillo e fa esplodere di giia il curi che vede materializzarsi le semifinali playoff. La speranza dura poco perchè la reazione della squadra di Oddo è furiosa e porta a due reti in dodici minuti. Prima arriva il pareggio dell'ex Politano al 62' (clamoroso l'errore di Koprivec che si fa passare il pallone sotto il corpo), poi il sorpasso firmato su rigore da Bjarnason per fallo di Fossati sul solito, scatenato Politano. Il Perugia prova a reagire nel tentativo di trovare il gol del pareggio che prolungherebbe il match ai supplementari. Camplone inserisce Lanzafame e Fabinho nel finale tentando il tutto per tutto. Il cuore non manca ai padroni di casa, le idee sì. Il Pescara difende con ordine e traballa solo in due occasioni quando Falcinelli e Fabinho trovano conclusioni pericolosissime. I minuti finali sono adrenalina pura con il Perugia all'arrembaggio a caccia di un gol che non arriverà. Il Pescara continua il sogno, per Falcinelli e compagni la corsa verso la A finisce qui.


© RIPRODUZIONE RISERVATA