© LaPresseBARI - Una punizione di Brienza regala tre punti d’oro al Bari di Grosso, contro un Pescara dai due volti. Buono quello del primo tempo, troppo timoroso quello della ripresa, mentre i pugliesi sono usciti alla distanza e hanno costruito il proprio successo a suon di palle gol.
LA PARTITA - Come detto, più Pescara che Bari all’inizio, anche se nelle prime battute del match il possesso palla degli abruzzesi è sterile. Al 20’ il primo pericolo verso la porta di Micai: Palazzi avanza per 40 metri e scaglia un destro che Tello devia provvidenzialmente in angolo. Gli ospiti salgono di giri e costringono Cissé e compagni nella propria metà campo, poi al 32’ è proprio l’attaccante guineano a rendersi pericoloso calciando di poco fuori, dopo un bello scambio tra Busellato e Anderson. L’occasione più nitida del primo tempo è ancora sui piedi di Cissé che approfitta di qualche rimpallo e conclude verso Fiorillo, autore però di un vero miracolo. Il flusso emotivo del match è cambiato, il Bari prende coraggio e a inizio ripresa arrivano subito due palle gol in due minuti con Galano: l'esterno è poco preciso nel primo caso e sfortunato nel secondo, con Fiorillo che si oppone nuovamente. Il Pescara resiste e sembra capitolare al minuto 65, quando Petriccione vede il suo tiro angolato respinto dal portiere di Zeman. Al 77’ la pressione si concretizza e i padroni di casa passano in vantaggio con un calcio di punizione trasformato in gol dal piede sinistro di Brienza. Il Pescara smette di accontentarsi ed è sfortunato all’86’ quando Micai si salva su un cross insidioso e Cappelluzzo non trova la porta a pochi metri. L’ultima occasione è sul gong: Crescenzi scaglia un tiro sul quale si immola Micai. Finisce 1-0 e festeggia il Bari che trova il terzo risultato utile di fila e ora è a -2 dal Palermo capolista.