Serie B, orgoglio e amarezza per l'Unicusano Ternana nel derby col Perugia

Il presidente Ranucci: «Meritavamo di vincere, dispiace per i nostri tifosi che sono stati magnifici. Il patron Bandecchi a fine gara ha fatto i complimenti alla squadra»
Serie B, orgoglio e amarezza per l'Unicusano Ternana nel derby col Perugia
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Serie B, finsice 1-1 il derby tra Unicusano Ternana e Perugia. Da una parte l’orgoglio (più che legittimo) per una grande prestazione davanti al pubblico meraviglioso del Liberati, dall’altra l’amarezza per una vittoria che sarebbe stata più che meritata e che invece è sfuggita oltre il novantesimo. Termina sul punteggio di 1-1 la sfida tra Unicusano Ternana e Perugia, con il derby che ancora una volta non sorride ai colori rossoverdi. Primo tempo completamente dominato dai padroni di casa, che dopo un avvio di gara equilibrato prendono decisamente il sopravvento, rendendosi pericolosi più volte dalle parti di Rosati. Il vantaggio delle Fere arriva al 36’: sugli sviluppi di un cross di Carretta dalla sinistra, colpo di testa di Tiscione (al rientro da titolare dopo un lungo periodo) e fallo di mano di Del Prete. È calcio di rigore, realizzato da Montalto con una sassata di sinistro sotto la traversa su cui il portiere del Perugia non può fare nulla. Le Fere, che sfiorano il raddoppio al 41’ con un gran tiro di Varone, vanno al riposo sul punteggio di 1-0, che per quanto visto sul rettangolo verde sta davvero stretto ai ragazzi di Pochesci. Nella ripresa, il Perugia alza il baricentro (inserendo in campo anche Cerri) alla ricerca del pareggio ma l’Unicusano Ternana non corre grandi pericoli, alleggerendo anzi la pressione con controffensive veloci e ben combinate. Su una di queste il Perugia resta in dieci al 40’ per l’espulsione di Volta, autore di un brutto fallo su Carretta che gli vale il secondo giallo. Il calcio, si sa, è però imprevedibile e oltre il 90’ i biancorossi trovano l’insperato pareggio, con un rigore fischiato dall’arbitro Aureliano di Bologna per un intervento contestato di Vitiello su Terrani e realizzato da Di Carmine.

IL PRESIDENTE. «C’è un’amarezza unica – commenta a fine gara il presidente dell’Unicusano Ternana, Stefano Ranucci, a Mep Radio Organizzazione - Avevamo fatto bene tutto, dal primo all’ultimo minuto. I tifosi sono stati fantastici, dalle curve, dalle tribune, non ho parole. Diecimila persone che non hanno mai smesso di incitarci sotto la pioggia: le coreografie sono state bellissime. Posso solo scusarmi per il risultato non raggiunto, con tutte le facce che ho visto quando siamo arrivati con il pullman e che ho ancora stampate negli occhi. Volevamo entrare nella storia, riportare la gioia a questi tifosi meravigliosi dopo tanti anni». Il presidente esprime forti dubbi sul rigore assegnato al Perugia: «Dovrò rivederlo bene, ma al di là che è arrivato oltre il 90’, è stato fischiato ad azione conclusa, dopo che Plizzari aveva già fatto il suo intervento e dopo che il loro attaccante aveva potuto concludere verso la porta». In tribuna ieri, a sostenere le Fere, c’era il patron Stefano Bandecchi: «Ha fatto i complimenti alla squadra per come ha giocato – racconta Ranucci - Il portiere rossoverde Plizzari in uscita Stefano principi Il patron è molto deluso, lui più di tutti che ha creduto in questo progetto e sta facendo grandi sforzi economici per realizzarlo». Il dirigente rossoverde guarda però già al futuro: «C’è la società, c’è la squadra, ci sono i tifosi: sono più amareggiato che preoccupato, come si può essere preoccupati vedendo una squadra che gioca in questo modo? Ci siamo confrontati con avversari quotati, a me questa differenza in campo non è sembrato di vederla. Sabato – aggiunge Ranucci - andiamo a giocare a Pescara: sarà una partita aperta, può darsi che questa delusione dia ancora una maggiore carica alla nostra squadra».

IL TECNICO. «La partita della vita l’hanno fatta, abbiamo concesso poco, i ragazzi erano veramente concentrati – commenta il tecnico rossoverde Sandro Pochesci a Sky - Dispiace non aver dato questa gioia ai tifosi che la meritavano, mi hanno dato un’emozione infinita. Questa è la strada da percorrere, perché abbiamo un’anima e chi ha un’anima va sempre avanti». «Direi – aggiunge Pochesci - che nessuno oggi avrebbe potuto dire nulla se avessimo vinto, io ho visto solo una squadra in campo, ed era la mia». «Peccato per i tanti tifosi che ci hanno seguito – commenta invece Filippo Tiscione - dispiace perché volevamo fare risultato. Siamo un gruppo, la strada è coesa e guardiamo alla prossima partita».


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