Serie B, Unicusano Ternana: il nuovo volto dei numeri 1

Il preparatore dei portieri delle Fere, Paolo Gobattoni: «Alessandro sta lavorando con impegno come Bleve e Sala». E spiega il movimento del gol dell'ex Brignoli
Serie B, Unicusano Ternana: il nuovo volto dei numeri 1
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Serie B, portieri protagonisti nell'Unicusano Ternana. Nella rimonta, poi sfumata, di sabato a Pescara ha avuto un ruolo determinante Alessandro Plizzari, il giovanissimo numero uno dell’Unicusano Ternana protagonista di tanti interventi decisivi per tutta la gara. Della sua prestazione – non certo la prima positiva in rossoverde – e del rendimento del reparto ha parlato ai microfoni di Radio Cusano Campus, nel corso di “Sport Academy”, Paolo Gobattoni, preparatore dei portieri dell’Unicusano Ternana. «Alessandro ha confermato di essere un grande talento – racconta Gobattoni – Sono molto contento per lui, per il lavoro che sta facendo. Mi ha fatto molto piacere che a fine gara abbia ricevuto i complimenti del preparatore dei numeri uno del Pescara. Devo dire, però, che anche Marco Bleve ne ha ricevuti dagli avversari nelle precedenti partite, in cui si è fatto trovare sempre pronto».

CRESCITA. Le prestazioni offerte dai portieri rossoverdi sono state finora molto positive: «Il segreto è l’impegno. I ragazzi meritano i complimenti e il loro rendimento nasce dall’intensità e dall’attenzione degli allenamenti. Sono tutti molto concentrati, anche Sala. Io sono convinti che mantenendo questa serietà possano tutti ottenere grandi risultati». Novità da portiere. Il ruolo del portiere è quello che ha subito più stravolgimenti nel calcio contemporaneo, soprattutto con la norma che 25 anni fa gli ha tolto il “rifugio” del retropassaggio. Oltre a questo, sono cambiate le tecniche utilizzate nella parata e i sistemi di allenamento. «C’è stata una forte evoluzione –spiega Gobattoni – e la vera rivoluzione è stata nel gioco con i piedi e nell’inserimento di un allenamento dedicato a questo. Ma ci sono tante nuove sfumature. A Pescara, ad esempio, su una conclusione insidiosa poi finita fuori, con la palla che è rimbalzata prima di uscire, Plizzari si è tuffato comunque per leggere meglio la traiettoria della palla: io chiedo questo ai portieri che alleno. A volta capita che non si abbia il giusto tempo di reazione e si resti immobili su una conclusione: invece l’intervento va sempre tentato, perché ci può essere comunque la possibilità di fare la parata».

BRIGNOLI. Dopo Taibi e Rampulla, Alberto Brignoli è entrato nel club dei portieri goleador del nostro campionato, pochi giorni dopo che il torinese Milinkovic-Savic si è presentato al pubblico granata con una punizione che ha fatto tremare la traversa del Carpi in Coppa Italia. Il numero uno del Benevento non è stato dimenticato a Terni, dove ha collezionato oltre cento presenze: «È stato un colpo di testa molto bello – si complimenta Gobattoni – È un fatto così raro che regala emozioni infinite, soprattutto a chi fa o ha fatto questo ruolo. Tutti i portieri hanno il sogno di trovarsi “dall’altra parte”. Io sono un ex portiere e per noi un rigore parato può essere considerato come un gol ma non ci permette di andare sotto la curva a festeggiare, perché dobbiamo essere immediatamente pronti per il nuovo tiro, e quindi siamo portati a reprimere qualsiasi tipo di esultanza. Riuscire a segnare un gol, permette di far esplodere tutta la propria gioia». gol “da portiere”. Gobattoni conclude spiegando tecnicamente l’incredibile movimento effettuato da Brignoli per battere Donnarumma: «Credo che in quel gesto ci sia molto del ruolo del portiere, e lo ha confermato anche lui. A me ha ricordato molto alcune esercitazioni che si fanno per l’attacco della palla in uscita, quasi in colpo di testa: si invita il portiere a respingere con la testa, , in modo poi da sfruttare di più la verticalità delle braccia per la parata. Non è stato un terzo tempo da attaccante ma un colpo di testa da portiere».


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