Foggia e Cesena, prevenire è meglio che cancellare

Foggia e Cesena, prevenire è meglio che cancellare© Getty Images
Ivan Zazzaroni
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Ma sì, cancellate il Foggia, e il Cesena, e anche altri, se vi va; aggiungeteli alla lista delle 147 squadre escluse dai nostri campionati professionistici negli ultimi 15 anni. Continuate a farvi e fare del male, e lasciate che le colpe ricadano sulla procura federale che fa semplicemente il suo lavoro perché voi, leghe e federazione, non avete fatto il vostro: non vi siete preoccupate di controllare gli accessi alle proprietà e la regolarità delle gestioni permettendo così a decine di Manenti e fotocopie di cinesi di presentarsi con credenziali farlocche e ambiziosissimi proclami per prendere questa o quella società, oppure a qualche scalzacane di farne di ogni, sostenuto da commercialisti senza scrupoli.

Il Foggia è a rischio retrocessione: nei due campionati che hanno preceduto l’ultimo avrebbe impiegato 2 milioni di fondi neri per pagare stipendi e altro. Ergo: non avrebbe nemmeno potuto iscriversi alla B 2017-18. I legali del presidente Sannella parlano di 3-400mila euro, la procura ha sospetti sull’intera cifra. Nel frattempo 1 milione e 200mila di mutualità se li sono distribuiti le altre 21 squadre di B poiché i pugliesi hanno coperto in ritardo la fidejussione – ricordo, per correttezza, che ritardo e mancato pagamento per le norme federali sono entrambi sanzionati. Ma sì, cancellateli tutti invece di provare a prevenire questo scempio col vaccino dell’attenzione. E lasciate che i tifosi di Foggia e Cesena, le uniche vittime, partecipino a qualche inutile corteo. Più volte abbiamo chiesto agli organi di controllo di esercitarla, la funzione: qualcosa hanno fatto, ma è ancora poco. Per le leghe, paradiso di plusvalenze e bilanci borderline, continuano a risultare più importanti le urgenze del momento, la raccolta fondi emergenza, ognuno per sé e nessuno per tutti.


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