Ciciretti: «I soccorsi a Scavone? Sono stati momenti terribili»

Il giocatore dell'Ascoli: «Io gli ho aperto la bocca e Mancosu gli ha tirato fuori la lingua. Fortunatamente è andato tutto per il meglio»
Ciciretti: «I soccorsi a Scavone? Sono stati momenti terribili»© LAPRESSE
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ASCOLI PICENO - "Gli ho aperto la bocca mentre Mancosu gli estraeva la lingua". A distanza di tre giorni dall'incidente occorso a Manuel Scavone in avvio di Lecce-Ascoli (partita poi rinviata), Amato Ciciretti racconta i terribili momenti vissuti venerdì sera e del suo pronto intervento che ha contribuito a salvare la vita al calciatore del Lecce: "Subito dopo il contrasto aereo fra Beretta e Scavone non mi sono reso conto di quanto stava accadendo e quindi stavo andando sul pallone, quando ho visto Scavone con gli occhi girati indietro". Il giocatore dell'Ascoli si è subito reso conto della gravità della situazione. "La prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella dargli due schiaffi per farlo riprendere, ma niente. Gli ho aperto subito la bocca, la mandibola era serrata e, quando ci sono riuscito, mi ha dato due morsi". Intanto era erano arrivati Mancosu e un altro calciatore del Lecce. "Allora - prosegue Ciciretti - ho provato a riaprirgli la bocca, tenendo indietro i denti e contemporaneamente Mancosu gli estraeva la lingua. Sono rimasto molto colpito, ancor più perché con Scavone avevo giocato l'anno scorso a Parma, lo conosco. Gli ho mandato un messaggio di pronta guarigione". Ciciretti rivela che i giocatori dell'Ascoli hanno dato al Lecce la possibilità di decidere se continuare la gara o meno. "Giocare con un compagno in condizioni così e, soprattutto senza sapere come si sarebbero evolute le cose, non era facile. Mi sono spaventato perché, con gli episodi accaduti negli ultimi anni, è impossibile non pensare a fatti simili. L'importante - conclude l'attaccante dell'Ascoli - è che sia finito tutto per il meglio".


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