Bari, appello del Comune per salvare il San Nicola

Lo stadio dovrebbe diventare il perno del nuovo progetto sportivo che nascerà dalle ceneri della società dei Matarrese
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ROMA - Consolidata la procedura fallimentare e in attesa dell'asta per l'assegnazione del titolo sportivo del Bari, torna d'attualità anche il futuro del San Nicola, la famosa astronave creata per i Mondiali del 1990 e ormai in uno stato di clamoroso abbandono. Lo stadio San Nicola, invece, dovrebbe diventare il perno del nuovo progetto sportivo che nascerà dalle ceneri della società dei Matarrese che ha smesso di esistere schiacciata da una montagna di debiti certificati di oltre 30 milioni di euro. E' quanto ha chiesto al Tribunale fallimentare l'assessore all'urbanistica e allo sport del Comune di Bari, Elio Sannicandro, con una lettera-appello affinché si riparta proprio dallo stadio divenuto oggetto di un lungo contenzioso con la vecchia proprietà del club pugliese.«Abbiamo chiesto al presidente del Tribunale fallimentare - conferma l'assessore barese - di valutare non solo l'offerta di acquisto del titolo sportivo ma anche quella che abbia migliori prospettive. Non basta avere il denaro per ridare vita alla società: occorre anche un progetto che, se non c'è, diventa difficile tenere il passo dell'industria-calcio. E' necessaria dunque una verifica dell'affidabilità finanziaria del soggetto altrimenti fra un anno saremmo al punto di prima. Nella prospettiva di sviluppo della squadra lo stadio è un elemento fondamentale. Per fare attività ad un certo livello non si può prescindere da una gestione dello stadio che sia coerente con l'attività di promozione creando anche una redditività parallela in grado di sostenere la squadra sia dal punto di vista dell'immagine che da quello economico», sottolinea l'assessore Sannicandro riferendosi all'astronave da tempo interessata da un progetto di restyling del San Nicola con il coinvolgimento dell'architetto Renzo Piano, con l'intento di dare vita ad una visione un po' più moderna dello stadio attraverso le idee che, finalmente, si stanno facendo largo in Italia.

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