«Confisca dei beni a chi gioca sporco»

Abodi chiede a Cantone la svolta per una legge speciale
Edmondo Pinna
3 min

ROMA - «Togliamo tutto a chi truffa il calcio». Confisca dei beni per chi tarocca le partite, inserimento della frode sportiva e della raccolta illecita di scommesse sportive nella 231/2001. La Lega di B, macchiata pesantemente dall’ultimo scandalo (quello emerso con l’inchiesta “I treni del gol” della Procura della Repubblica di Catania) e ritrovatasi suo malgrado nel calcio infangato delle scommesse e dei risultati aggiustati (fino ad oggi era stata sfiorata dalle indagini), potrebbe dare un nuovo volto alla lotta alla frode sportiva. Un progetto di febbraio scorso (come ci fosse stato un presentimento, anche se qualche allarme era arrivato), inviato al ministro dell’Interno, Angelino Alfano (col quale ci fu un colloquio), passato poi all’ufficio legislativo del Dicastero della Giustizia ed ora finito (è storia di ieri) nelle mani di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione. Adesso manca (mancherebbe) solo l’ultimo tassello, quello della Presidenza del Consiglio, per convertire tutto in legge. Andrea Abodi, presidente della Lega di B, ha rotto gli argini, stufo - come il cittadino comune - di tanto vergogna nel calcio. Per questo ha premuto sull’acceleratore. E ieri ha parlato al telefono con Cantone, che ha assicurato il suo intervento presso le stanze della politica perché il provvedimento diventi subito legge.

NUOVA LEGGE - Sequestro preventivo e confisca dei beni. Tradotto: mandare sul lastrico chi cerca guadagni illeciti con il mondo del calcio. Abodi è durissimo: «Non è possibile che chi si macchia di un reato del genere, il peggiore perché contrario proprio allo spirito dello sport, possa avere o trovare ancora spazio nel nostro mondo. Vero, tutti hanno diritto ad una seconda possibilità. Ma visto il dilagare di questa vergogna, è necessario che le garanzie individuali passino in secondo piano rispetto a quelle generali. Se c’è una squadra che sbaglia, io devo difendere le altre 21». Ecco perché, nel febbraio scorso, Abodi parlò con Alfano, proponendo un inasprimento delle pene pecuniarie da affiancare alle modifiche che un anno fa ha portato ad innalzare le condanne da un punto di vista penale (da due a sei anni, prima si finiva in carcere al massimo per un solo anno). La proposta di legge della Lega di Serie B prevede anche l’introduzione di severe sanzioni pecuniarie e interdittive nei confronti della società nell’interesse o a vantaggio della quale abbia agito l’autore dei reati sportivi in questione. Insomma, si finisce per pagare a caro prezzo anche il mancato controllo.

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