Serie B Cremonese, Arini: «Dobbiamo fare di più»

Il centrocampista: «Conta l'atteggiamento, anche se con Spezia e Padova meritavamo di più. Tifosi? Abbiamo bisogno di loro»
Serie B Cremonese, Arini: «Dobbiamo fare di più»© LAPRESSE
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CREMONA - “Stiamo attraversando un periodo difficile". Comincia con questa ammissione Mariano Arini, centrocampista della Cremonese, nella conferenza stampa in vista della gara con il Benevento. "Tutti sappiamo che le cose non stando andando come vorremmo - prosegue - e siamo altrettanto consapevoli che da questa situazione dobbiamo uscirne: ci stiamo allenando bene e siamo carichi”. Nelle ultime 5 uscite i grigiorossi hanno raccolto un solo punto e la situazione di classifica è peggiorata. “Purtroppo nel calcio i risultati fanno tanto. Le ultime 3 partite non sono state all’altezza, ma con Spezia e Padova avremmo meritato di più: non essere riusciti a raccogliere alla fine incide sulla testa che diventa pesante. Adesso arriva il Benevento che per organico è una delle 3-4 squadre che possono lottare per la promozione diretta. Tifosi? Ci sono sempre stati vicini e abbiamo bisogno di loro. Il gol che manca? Il calcio è fatto di numeri e quelli sono oggettivi – osserva il grigiorosso – non riusciamo a far gol da 5 partite è evidente che dobbiamo fare di più. I discorsi sul modulo lasciano il tempo che trovano, contano invece l’approccio alla gara e l’atteggiamento nei momenti delicati. L’autocritica è necessaria: nelle ultime partite appena ci siamo trovati di fronte ad una difficoltà non siamo riusciti a reagire e a ribaltare la situazione. E’ solo una questione di testa: da domenica il vento deve cambiare”. Sugli ultimi avvicendamenti nell’area sportiva, Arini commenta: “Le questioni societarie non ci devono coinvolgere, ma è evidente che ogni cambiamento, come accade anche quando si sceglie di alternare gli allenatori, il fallimento è della squadra. In questo momento non stiamo rendendo come potremmo: è la squadra intesa come gruppo che deve uscirne, è il gruppo che esalta e trascina il singolo non il suo contrario. La salvezza passa dagli scontri diretti, molti di questi saranno in trasferta dove è evidente che abbiamo dei limiti: è doveroso invertire il trend non c’è scelta - conclude -”.


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