Il Frosinone si finanzia con i mini-bond: già raccolti più di 400 mila euro

Il club di Maurizio Stirpe è il primo in Italia a lanciare un'iniziativa di questo tipo: i soldi serviranno per investire sulle strutture all'interno e nelle vicinanze dello stadio di proprietà
Il Frosinone si finanzia con i mini-bond: già raccolti più di 400 mila euro
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ROMA - Il Frosinone è proiettato verso il futuro. Dopo essere diventato il quarto club ad aver costruito uno stadio di proprietà in Italia, lunedì scorso ha lanciato il Frosinone bond. Si tratta di una campagna di crowdfunding con l'obiettivo di collocare, attraverso la piattaforma Tifosy, mini-bond per un importo compreso tra 1 e 1,5 milioni di euro. Dopo soli sei giorni sono già stati raccolti più di 400 mila euro, grazie a 63 investitori. I soldi serviranno per il finanziamento di diverse infrastrutture all’interno e nelle immediate vicinanze dello stadio, tra cui il Frosinone Village, lo store ufficiale della società, un fast food, un centro medico per la diagnostica, una palestra, un punto di ristoro nel settore ospiti e la riqualificazione dell’anello intorno allo stadio con docce e spogliatoi. Tutti questi progetti avranno l’obiettivo di far vivere lo stadio Benito Stirpe non solo il giorno della partita ma durante tutta la settimana e diventare il punto di aggregazione per i tifosi e per tutta la comunità. È la prima società in assoluto a lanciare un'iniziativa di questo genere in Italia. Si potrà investire da un minimo di 500 euro in su, ma sempre salendo per multipli di 500 euro. L'investimento sul Frosinone bond, della durata di 5 anni, avrà dei vantaggiosi ritorni finanziari e non. L’8% di interessi su base annua (suddiviso in una componente pari al 5% in contanti e del 3% in Crediti del Club) oltre a promozioni speciali su abbonamenti, biglietti singoli o merchandising.

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IL PRESIDENTE STIRPE - «Abbiamo voluto provvedere al finanziamento di una serie di opere complementari al ‘Benito Stirpe’ - ha spiegato il presidente Maurizio Stirpe durante la presentazione dell'iniziativa - attraverso questa modalità dei mini-bond per far aumentare l’interesse e il senso di appartenenza dei tifosi. Potevamo scegliere modalità alternative, abbiamo individuato questa strada attraverso la quale i tifosi debbono sentire questo luogo come se fosse casa loro. Ci sono tante ragioni per sentirsi coinvolti in questo tipo di investimento, la principale è quella di dire che se si ha rispetto ed amore, passione ed entusiasmo verso il territorio e se si vuole non vivere tutte queste vicende da spettatori ma essere a volte dei protagonisti, allora si debbono fare dei sacrifici, sapersi mettere in gioco, saper dare la disponibilità per pretendere. Spesso noi, nel calcio soprattutto, pretendiamo quando non si dà nulla e quando non si dà niente non è possibile pretendere».

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