Serie B Lecce, Lucioni: «La squalifica è acqua passata»

Il difensore: «Lavorando e correggendo degli errori, possiamo raggiungere buone posizioni»
Serie B Lecce, Lucioni: «La squalifica è acqua passata»© Getty Images
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LECCE - "Cerco di dare il mio contributo impegnandomi al massimo in settimana, non ci sono giorni di riposo, dobbiamo stare concentrati e sul pezzo. Sabato il mio lavoro è stato a livello di attenzione, dopo un lungo stop". Il difensore del Lecce, Lucioni (la cui squalifica è appena terminata), parla così in conferenza stampa: "Sapevo che passar palla a Falco poteva voler dire quelcosa di importante. Abbiamo preso 3 punti fondamentale. Troppi gol presi? Penso che non dipenda mai solo dalla difesa. E' l'impegno collettivo, la difesa parte dall'attacco. Quando funziona viene tutto più semplice per la difesa. Questa è una squadra nuova che deve trovare amalgama ed equilibrio. Il mister ci alterna e sappiamo cosa fare in ogni circostanza. Bovo è un valore aggiunto per questa categoria, tutti dobbiamo metterci nelle condizioni di fare il massimo. Sapevo che a Lecce c'erano ambizioni, accettare di venire è stato motivo di orgoglio. Non dobbiamo nascondere che abbiamo qualità importanti, ma manteniamo un profilo basso per raggiungere obiettivi importanti col lavoro quotidiano".

LA SQUALIFICA - "La squalifica? Un anno fa il dottore mi ha dato uno spray per un'abrasione alla coscia e sono risultato positivo. Ho scontato la squalifica dopo aver lottato tanto: ora è acqua passata, pensiamo al Lecce. Il campionato? Ci sono meno partite, è meno logorante. Ma c'è molta competitività, il livello è più alto e le partite sono tutte difficili. Noi abbiamo personalità e consapevolezza. Lavorando e correggendo degli errori, possiamo raggiungere buone posizioni. Le pressioni sono tante: senza un gruppo solido si può soffrire. Mi hanno impressionato molto Petriccione e in fase realizzativa Palombi. Il mister pretende molto. La concentrazione in allenamento è importante per far bene a partita e il mister cura i dettagli in maniera maniacale. E' un valore aggiunto per la sua esperienza. Il mio sorpannome "zio"? Viene da Ceravolo ai tempi della Reggina. Il numero 25? Con questo numero Konan deve doppietta alla Juve. Spero di tornare a giocare contro i bianconeri, con questo numero e questa maglia"


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