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PALERMO - "Capisco la situazione del momento, ma dobbiamo restare concentrati sul Parma, un avversario molto forte". Il tecnico del Palermo, Bruno Tedino, fa così il punto della situazione in casa rosanero: "Però voglio spendere parole importanti per Lupo, che è sempre stato con noi. Abbiamo svolto insieme un lavoro importante, ha grandi qualità di comunicazione e competenza. Io non devo commentare nulla, è un professionista e rimane tale, come rimarrà nostro tifoso anche dall'esterno. Valoti? Ho avuto il piacere di conoscerlo tempo fa, non abbiamo mai lavorato insieme, ma in questi giorni ci siamo confrontati. Deve essere un confronto positivo per il Palermo. Le altre persone prese insieme al direttore sportivo vengono a completare o a colmare delle eventuali lacune, se ci sono. Le persone intelligenti, e loro lo sono, non arrivano a gamba tesa. Perché finora abbiamo fatto un percorso buono, anche se con qualche incidente. Non mi sento per niente solo: se si parla di calcio, credo di essere competente. Se le persone hanno un obiettivo comune, si vince insieme".
VERSO IL PARMA - "Abbiamo tutti bisogno di continuità. Non mancano pochissime gare, ma nemmeno tantissime. Oltre alle prestazioni servono i risultati. Dobbiamo andare alla ricerca della sostanza, per fare una partita degna di nota. Non sarà facile, ma non lo sarà nemmeno per il Parma. Contro lo Spezia in casa abbiamo giocato la prima finale, ora in quest'ultima parta di campionato dobbiamo pensare ancora di più gara dopo gara e lavorare sui dettagli, per coglierne sempre più. Per me a Perugia abbiamo fatto una buona gara e a Foggia l'abbiamo fatta per un'ora. I pareggi contano. Per la continuità e per i punti. Avremmo meritato di più in entrambe le gare e se a Vercelli avessimo fatto solo due punti in più sarebbero stati pesanti: mentalmente questa squadra ha fatto una partita scadente solo a Empoli. Non è guarita perché non è mai stata veramente malata. In tre partite non abbiamo raccolto nulla ed è normale che possa far pensare negativamente, ma non è stata una squadra malata".
RAJKOVIC - "L'infortunio di Rajkovic? Dispiace molto. Pensavamo di aver trovato un giocatore con buona tattica individuale e di aver creato, con lui, Struna e Bellusci, una linea difensiva solida e forte. Ma ci mancherà anche l'uomo, mi ha stupito per la sua umiltà e la sua voglia di emergere, ha dimostrato di essere tornato un calciatore. Ha capito di non essere un ex, ma ancora un calciatore forte".