Carvalho, parte l’asta tra United e Arsenal

È un centrocampista, ha ventuno anni, è portoghese e gioca nello Sporting Lisbona, primo in classifica con 33 punti in compagnia del Porto e del Benfica. Ha un contratto fino al 2018 e piace anche al Chelsea
Stefano Chioffi
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ROMA - Leonardo Jardim è l’allenatore emergente del campionato portoghese. Ha studiato gli schemi e la tattica sui banchi, durante i corsi federali, senza aver masticato calcio da giocatore professionista. Non è mai stato una figurina famosa, proprio come i maestri più recenti della scuola lusitana: Carlos Queiroz (attuale ct dell’Iran), Josè Mourinho (che guadagna 30.000 al giorno nel Chelsea) e André Villas-Boas, reduce da due esperienze complicate (prima l’esonero sopportato alle dipendenze di Abramovich nel 2012 e poi, il 17 dicembre, il divorzio consensuale con il Tottenham). Nessuno di loro ha lasciato una traccia importante da calciatore.

IL VENEZUELA - Jardim ha trentanove anni, è nato in Venezuela, ma è portoghese ed è cresciuto con la sua famiglia sull’isola di Madeira. Guida lo Sporting di Lisbona dalla scorsa estate e in cinque mesi ha rimesso in discussione gli equilibri storici della “Primeira Liga”: comanda la classifica in compagnia del Porto e del Benfica. Trentatré punti in quattordici giornate, la migliore differenza-reti (+24) del torneo e solo un ko (in trasferta contro il Porto, 1-3, il 27 ottobre). Lo Sporting, che ha scoperto e lanciato gente come Figo, Paulo Sousa e Cristiano Ronaldo, non vince il titolo dal 2002 e sta uscendo dalle sabbie mobili di una grave crisi finanziaria: nel mese di febbraio si erano dimessi il presidente Lopes e i suoi collaboratori, a causa di un passivo di 220 milioni di euro. Leonardo Jardim ha aiutato lo Sporting a ritrovare un po’ di certezze nella fase più delicata della sua storia (il club è stato fondato nel 1906).

L’OLYMPIACOS - Quando aveva ventisette anni ricopriva già il ruolo di assistente sulla panchina del Camacha, che partecipa al campionato di “Segunda Divisão”, l’equivalente della serie C italiana. Jardim ha lavorato anche nel Chaves, nel Beira Mar e nel Braga. Lo Sporting Lisbona lo ha ingaggiato mentre il tecnico era disoccupato. Jardim era stato esonerato dall’Olympiacos, in Grecia, per divergenze con la società, quando si trovava in testa alla classifica con dieci punti di vantaggio sulla seconda. Nello Sporting ha scelto subito il 4-3-3 come modulo di base. Ha creato l’asse della formazione titolare intorno al portiere Rui Patricio, al difensore centrale Marcos Rojo (argentino, classe 1990, ex Estudiantes e Spartak Mosca), al regista André Martins (1990), all’esterno spagnolo Diego Capel (1988) e all’attaccante colombiano Fredy Montero, ventisei anni, autore di tredici gol (in quattordici gare), preso in prestito dai Seattle Sounders.

SEDICI PUNTI - Con le casse vuote e la fila di creditori davanti alla sede, lo Sporting è ripartito nel segno di Jardim, che ha conquistato sedici punti nelle ultime sei giornate: ha battuto il Maritimo (3-2), il Vitoria Guimarães (1-0), il Paços Ferreira (4-0), il Gil Vicente (2-0) e il Belenenses (3-0), pareggiando prima della sosta natalizia in casa contro il Nacional (0-0). Le idee del tecnico hanno compensato i disagi economici. Nello scorso campionato, lo Sporting aveva chiuso al sesto posto ed era rimasto fuori dalle competizioni europee. Jardim ha sovvertito le gerarchie della vigilia, puntando anche su alcuni giovani. Ha riportato il divertimento allo stadio “José Alvelade”. Brillante la scalata del centrocampista André Martins e del terzino sinistro Cedric Soares, classe 1991. Ma l’affare, in tempi brevi, potrebbe diventare la cessione di William Carvalho, ventuno anni, nato a Luanda (Angola) il 7 aprile del 1992, un mediano che fa già parte della nazionale portoghese di Paulo Bento: il ct l’ha fatto esordire nello spareggio del 19 novembre con la Svezia e ha intenzione di inserirlo nella lista dei convocati per il mondiale in Brasile. E’ stato accostato per caratteristiche a Vieira: è alto un metro e 87, pesa 79 chili, si fa apprezzare per la visione di gioco e la forza nei tackle. Jardim l’ha riportato a Lisbona dopo una stagione trascorsa in prestito in Belgio, nel Cercle Bruges: diciannove presenze sotto la guida dell’allenatore Foeke Booy. Carvalho è stato subito promosso titolare da Jardim, che il 18 agosto l’ha schierato dal primo minuto nella gara vinta per 5-1 contro l’Arouca. E’ sempre partito dall’inizio. Soltanto una volta è stato sostituito, in occasione dell’1-1 con il Rio Ave. Quattordici gare e due gol (contro il Porto e il Paços Ferreira): ecco il suo bilancio.

LA PREMIER LEAGUE - Le offerte non mancano per William Carvalho, ma lo Sporting si è cautelato e gli ha fatto firmare un contratto fino al 30 giugno del 2018. Il Manchester United ha provato a portarlo in Premier League già a gennanio. E anche l’Arsenal si è mosso con decisione: Wenger ha chiesto a uno dei suoi osservatori di preparargli una dettagliata relazione sul centrocampista dello Sporting. A seguirlo, su indicazione dell’allenatore francese, è stato Francis Cagigao, come riportato nei giorni scorsi dal giornale portoghese “A Bola”. Difficile, comunque, che il mediano possa lasciare lo Sporting prima della fine del torneo. L’asta, però, è cominciata. E il suo nome è entrato anche nei progetti del Chelsea di Mourinho.


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