Weimann, l’austriaco che ferma le big inglesi

E’ un’ala destra, ha ventidue anni e gioca nell’Aston Villa: ha contribuito con un assist alla vittoria per 3-1 sull’Arsenal ed è andato a segno contro il Manchester City (3-2) e nella gara di ritorno con il Liverpool (2-2). Ha un contratto fino al 2016 e si muove vicino al centravanti belga Benteke
Stefano Chioffi
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ROMA - Finanziato da una proprietà americana, rappresentata dall’imprenditore Randy Lerner, l’Aston Villa sta vivendo una stagione dalla doppia identità: il decimo posto in classifica è il rovescio della medaglia di una squadra che in Premier League ha battuto l’Arsenal e il Manchester City, mettendo il freno (sabato scorso) anche al Liverpool. Grandi emozioni compresse in una classifica un po’ povera: colpa di una flessione che ha tolto smalto all’Aston Villa. Nelle ultime otto giornate, infatti, il club di Birmingham ha conquistato appena cinque punti: due pareggi, una vittoria (il primo gennaio) sul campo del Sunderland e cinque sconfitte. Contro le big della Premier, però, l’Aston Villa si esalta: prima il 3-1 in casa dell’Arsenal, poi il 3-2 contro il Manchester City del tecnico cileno Manuel Pellegrini.

LA STELLA E’ BENTEKE - Un anno di transizione per l’Aston Villa, che ha comunque trovato la forza economica per blindare fino al 2017 il centravanti Christian Benteke, classe 1990, sei gol in diciassette gare in questo torneo. Nato a Kinshasa, ha radici congolesi e gioca nella nazionale belga. Benteke è stato la rivelazione della scorsa edizione della Premier League: diciannove gol al suo primo campionato con la maglia dell’Aston Villa, che lo aveva scoperto nel Genk, pagando sette milioni di sterline. Benteke è andato a segno anche sabato scorso contro il Liverpool (2-2) e ha una lunga fila di estimatori.

DAL RAPID ALLA PREMIER - L’Aston Villa ha un bilancio in salute e sul mercato si è distinto spesso per le sue brillanti intuizioni. L’asta per Benteke è aperta, ma il tecnico scozzese Paul Lambert, 44 anni, ex centrocampista del Borussia Dortmund e del Celtic, confida molto anche sulla crescita di Andreas Weimann, classe 1991, esterno d’attacco della nazionale austriaca, ingaggiato dall’Aston Villa nel 2007 e cresciuto nel settore giovanile del Rapid Vienna. Dribbling e scatto, un mezzapunta ideale per il 4-2-3-1, in grado di accendere la manovra e di lavorare in appoggio a Benteke. Ad Anfield Road, nel regno del Liverpool, Weimann ha tenuto in ansia la squadra di Brendan Rodgers, sbloccando il risultato dopo venticinque minuti.

IL PROFILO - E’ un’ala destra: venti le presenze in Premier, due i gol (l’altro al City) e tre gli assist. Lambert sta accompagnando l’evoluzione di Weimann, capace di creare la superiorità numerica e di cambiare ritmo al 4-2-3-1 dell’Aston Villa. Viennese, nato il 5 agosto del 1991, alto un metro e 79, Weimann si sacrifica anche in copertura, tamponando gli inserimenti del terzino avversario. Determinazione e umiltà: negli ultimi tempi ha fatto registrare notevoli progressi, entrando in pianta stabile nel giro della nazionale austriaca, diretta dal commissario tecnico Marcel Koller, svizzero, ex allenatore del Grasshoppers, del Colonia e del Bochum.

LA DOPPIETTA A FERGUSON - E’ uno dei due austriaci presenti nella serie A inglese: l’altro è l’ex interista Marko Arnautovic, ora allo Stoke City. Ha debuttato in Premier League il 14 agosto del 2010: 3-0 contro il West Ham. Weimann fu utilizzato negli ultimi cinque minuti da Kevin MacDonald. Nella scorsa stagione è diventato titolare nell’Aston Villa, proprio in coincidenza dell’arrivo in panchina di Lambert, ingaggiato nel 2012 dopo le esperienze con il Wycombe, il Colchester e il Norwich. Weimann, nel campionato passato, aveva aiutato l’Aston Villa a centrare una faticosa salvezza (15° posto con 41 punti): trenta partite, sette gol (una doppietta al Manchester United di Alex Ferguson) e quattro assist. Ora sta cercando la definitiva consacrazione: ha contribuito con un assist al 3-1 sull’Arsenal e poi è andato a segno contro il Manchester City (3-2) e nella sfida di ritorno con il Liverpool (2-2). Altri esami superati: l’Aston Villa aspetta l’offerta giusta, facendo leva su un contratto fino al 2016.
 

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