Vrancic, 5 gol e 10 assist per la festa del Paderborn

E’ un centrocampista, ha 24 anni, è nato in Croazia ma ha scelto la nazionalità tedesca: è stato uno dei protagonisti della storica promozione del Paderborn, salito per la prima volta in Bundesliga.
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ROMA - Non solo l’ambiziosa prospettiva di sfidare il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund. Ma anche il conto in banca: la storica promozione in Bundesliga del Paderborn si è trasformata in una cascata d’oro per il piccolo club, che ha appena ventinove anni di vita e incasserà dodici milioni di euro dalla torta dei diritti televisivi. Nel panorama dei principali campionati europei è la società più giovane: è stata fondata nel 1985 e nel 2005 frequentava ancora i cortili della serie C tedesca. Paderborn è una città della Renania: il calcio - fino a poco tempo fa - era il terzo sport più seguito dopo il volley e il basket. Ora il “fussball” è diventato il fiore all’occhiello. La vittoria di domenica contro l’Aalen per 2-1 ha permesso al Paderborn di chiudere al secondo posto la “Zweite Liga” e di centrare il salto di categoria insieme con il Colonia. Il Greuther Fürth, invece, si giocherà la promozione nello spareggio con l’Amburgo, arrivato terz’ultimo in Bundesliga.


ETICA E SPORT - Nodo ferroviario e sede di qualche industria (vetro, mobili, cemento, sigari), Paderborn è bagnata dal fiume Alme ed è gemellata con Mantova. Ha quasi 150.000 abitanti. La squadra di calcio è allenata da André Breitenreiter, che aveva undici anni quando fu fondato il Paderborn 07 e oggi ne ha quaranta. E’ un ex centrocampista, ha indossato le maglie dell’Amburgo e del Wolfsburg. La scalata in Bundesliga è un premio sportivo, ma anche morale per il Paderborn, che si è distinto spesso per le sue iniziative a livello sociale, come il “Kid’s Club”, un progetto nato nel 2009 in collaborazione con le scuole e rivolto ai giovani: gli studenti tra i 5 i 14 anni possono andare allo stadio accompagnati dai loro insegnanti, acquistando una tessera stagionale che costa 47 euro. Un prezzo simbolico per garantirsi un posto alla “Benteler Arena”, lo stadio di proprietà del Paderborn, che ha investito undici milioni di euro per costruire la sua casa.
Una piccola società apprezzata sotto il profilo manageriale e in grado di farsi scoprire per le sue iniziative: calcio e istruzione, un binomio che è uno dei marchi di distinzione del Paderborn, pronto a raggiungere il traguardo della Bundesliga dopo una meravigliosa stagione. Eppure la partenza nella “Zweite Liga” era stata faticosa: soltanto due punti nelle prime quattro giornate, con due sconfitte in apertura contro il Kaiserslautern (0-1) e l’Energie Cottbus (0-4). Un capolavoro firmato dal tecnico André Breitenreiter, blindato subito con un contratto fino al 30 giugno del 2016. Una promozione che ha preso forma anche grazie ai quindici gol del centravanti Mahir Saglik, trentuno anni, origini turche e passaporto tedesco (è nato proprio a Paderborn), e ai dodici gol del centrocampista albanese Alban Meha, ventotto anni, utilizzato sulla fascia sinistra nel 4-1-4-1 di André Breitenreiter.


LE STATISTICHE - Diciotto vittorie, otto pareggi e otto sconfitte, sessantadue punti in trentaquattro gare, una media di 1,82 ogni novanta minuti. Una squadra che ha trovato consapevolezza e autostima dopo un avvio tormentato, concludendo la “Zweite Liga” con il secondo migliore attacco (63 reti, una in meno del Greuther Fürth). Uno sprint speciale, quello del Paderborn, che ha raccolto ventitré punti negli ultimi dieci turni, perdendo solo con il Fortuna Düsseldorf (1-2). E tra le pedine decisive di questa impresa c’è anche Mario Vrancic, venticinque anni da compiere il prossimo 23 maggio, nato in Croazia (a Slavonski Brod) ma tedesco di passaporto: è un centrocampista, ha segnato cinque gol, è mancino e ha confezionato dieci assist. Un po’ regista e un po’ mezzala: sempre lucido nell’organizzazione della manovra e brillante negli inserimenti. E’ stato proprio Vrancic a realizzare il 2-1 nella partita con l’Aalen che ha consegnato al Paderborn la promozione in Bundesliga. Ha un contratto per altre due stagioni. Nel 2011 era stato portato al Borussia Dortmund da Jurgen Klopp, ma aveva trovato spazio soltanto nella squadra B e nel 2012 si era trasferito al Paderborn. Cresciuto nel Mainz, aveva vinto nel 2008 l’Europeo con la Germania Under 19 di Horst Hrubesch battendo in finale per 3-1 l’Italia di Francesco Rocca. Ha un fratello, Damir, che è appena retrocesso dalla Bundesliga con l’Eintracht Braunschweig.


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