Ginter, ecco la sorpresa nei 23 della Germania

E’ un difensore centrale, ha vent’anni, ma può giocare anche nel ruolo di mediano. Il suo cartellino è di proprietà del Friburgo, che dopo il Mondiale potrebbe cedere Ginter al Borussia Dortmund. Tra le novità del ct Loew anche il terzino sinistro Erik Durm, classe 1992, del Borussia Dortmund, e Christoph Kramer, classe 1991, centrocampista del Bayer Leverkusen in prestito al Borussia Moenchengladbach.
Stefano Chioffi
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ROMA - La convocazione di Matthias Ginter, entrato a sorpresa nella lista dei 23 del ct Joachim Loew, è il premio più gratificante per la stagione del Friburgo, che ha ottenuto la quinta salvezza di fila in Bundesliga, dopo la promozione del 2009. Ha vent’anni, gioca al centro della difesa, ma può essere impiegato anche come mediano. Maturità tattica e grande applicazione: una soluzione in più nel ventaglio di Loew. E’ richiesto dal Bayern Monaco di Guardiola, ma forse raggiungerà Ciro Immobile al Borussia Dortmund dopo l’avventura in Brasile. Da quando è avvenuta la riunificazione della Germania, nel 1991, Ginter è il primo calciatore del Friburgo che parteciperà alla fase finale di un Mondiale. Un motivo di orgoglio per il club rossonero, che nel 2013 si era addirittura piazzato al quinto posto conquistando la qualificazione in Europa League.

 

MUSTAFI A CASA - Ginter ha superato l’esame e salirà sull’aereo per il Brasile, facendo lievitare la valutazione del suo cartellino, che ora sfiora i dieci milioni di euro. Loew ha lasciato casa Marcel Schmelzer (Borussia Dortmund), Kevin Volland (Hoffenheim) e Shkodran Mustafi (Sampdoria). Nell’ultima stagione, Ginter è stato quasi sempre utilizzato in difesa, sul centro-destra. Rapido nelle chiusure, forte di testa, spigliato nei disimpegni, attento e disciplinato in marcatura. Ha ricevuto solo un cartellino giallo, ha giocato 34 partite su 34 e non ha saltato neppure un minuto nella squadra allenata da Christian Streich. Ha un contratto fino al 2017, ma il suo futuro sarà lontano dal Friburgo, che ha già cominciato a fare i conti su una plusvalenza da record, considerando che Ginter si è formato nel settore giovanile della società rossonera, notato dai dirigenti quando aveva undici anni e si divertiva a fare il trequartista nei baby del March. E la maglia numero 10 è stata una tentazione anche più avanti, a Friburgo, nella fase iniziale del suo percorso.

 

TRE SORPRESE - Ginter non è l’unico volto nuovo della nazionale tedesca, inserita nel gruppo 7 con Ghana, Stati Uniti e Portogallo. Loew ha inserito nella lista anche il terzino sinistro Erik Durm, classe 1992, del Borussia Dortmund, e Christoph Kramer, classe 1991, centrocampista in prestito al Borussia Moenchengladbach nell’ultima stagione e di proprietà del Bayer Leverkusen. Il ct ha sciolto le ultime riserve dopo l’amichevole pareggiata (2-2) ieri sera contro il Camerun di Eto’o. L’esordio è in programma il 16 giugno contro Cristiano Ronaldo, a Salvador de Bahia. Una Germania sempre presente ai Mondiali dal 1954 in Svizzera. Contro il Portogallo, il 16 giugno, disputerà la sua centesima partita: 60 vittorie, 19 pareggi e 20 sconfitte. Ginter parte nelle retrovie, ma in Germania sono convinti che sarà uno dei due centrali di difesa agli Europei del 2016. E’ nato a Friburgo il 19 gennaio del 1994, è alto un metro e 88. In questa stagione ha giocato anche cinque volte in Europa League segnando un gol allo Slovan Liberec. Ginter si è già distinto in passato nella selezione Under 18 di Christian Ziege e nell’Under 21 di Horst Hrubesch. Friburgo è la città in cui aveva iniziato la sua carriera da calciatore anche il ct Loew. E per la prima volta sarà rappresentata da un suo giocatore in un Mondiale, visto che Sebastian Kehl, convocato in Giappone e Corea nel 2002 dal commissario tecnico Rudi Voeller, era stato ceduto qualche mese prima (a gennaio) al Borussia Dortmund. Una Germania che ha deciso di portare in Brasile solo un centravanti: il laziale Klose. Loew si affiderà al 4-2-3-1. Decisivo il lavoro degli attaccanti esterni: da Thomas Müller (Bayern Monaco) a Marco Reus (Borussia Dortmund) e André Schürrle (Chelsea).


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