Bernat, il Bayern ha un nuovo terzino

Spagnolo, ventuno anni, arriva alla corte di Pep Guardiola dopo essere cresciuto nel Valencia: ha firmato un contratto fino al 2019 e il suo cartellino è costato dieci milioni di euro.
Bernat, il Bayern ha un nuovo terzino© REUTERS
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Fatturato e trofei: una combinazione perfetta. La ricchezza del Bayern Monaco, formidabile modello a livello finanziario e sportivo, si specchia nella crescita dei suoi ricavi commerciali (partnership, merchandising, brand) e nei risultati ottenuti negli ultimi anni prima da Jupp Heynckes e poi da Pep Guardiola. E’ il club europeo che ottiene più soldi (237 milioni di euro a stagione) dagli sponsor. Alleanze, come quelle con l’Adidas e la T-Mobile, che hanno contribuito a trasformare il marchio Bayern in un colosso anche sotto il profilo economico. Profitti che la società tedesca non ha bruciato sul mercato, ma che ha saputo investire con sapienza: una grossa fetta di questo denaro è stata destinata alla costruzione di uno stadio da sogno (l’Allianz Arena) e al potenziamento della struttura che governa il settore giovanile. 

 

IL MERCATO - Dopo i quattro trofei vinti nella scorsa stagione (Bundesliga, Coppa di Germania, Supercoppa europea e Coppa del Mondo per club), Guardiola sta preparando l’assalto alla Champions, la terza della sua carriera considerando le due conquistate sulla panchina del Barcellona nel 2009 e nel 2011. La corsia preferenziale, nei ragionamenti del tecnico spagnolo, porta all’Europa. Senza trascurare, comunque, il campionato: il Bayern debutterà in Bundesliga venerdì 22 agosto in casa contro il Wolsfburg. Il mercato ha già preso forma. Due affari su tre sono stati definiti a parametro zero. E’ anche questa la forza del Bayern: muoversi con un tempismo che fa spesso la differenza. Il nuovo top player è Robert Lewandowski: il centravanti polacco si è svincolato dal Borussia Dortmund. Guardiola aveva tentato di portarlo a Monaco di Baviera già nella scorsa estate, ma Jürgen Klopp si era opposto, accettando il rischio di perdere il giocatore a distanza di dodici mesi senza incassare neppure un euro. L’arrivo di Lewandowski ha permesso al Bayern di girare Mario Mandzukic all’Atletico Madrid: il croato ha sposato il progetto di Diego Simeone e sostituirà Diego Costa, passato al Chelsea.

 

IL BILANCIO - Tra acquisti e cessioni, il Bayern vanta finora un attivo di quarantadue milioni di euro. Ventidue sono stati versati dall’Atetlico per Mandzukic e trenta li ha spesi il Real Madrid per regalare il centrocampista Toni Kroos ad Ancelotti. Tre i colpi conclusi finora dal Bayern. Oltre a Lewandowski (1988), Guardiola si è assicurato (sempre a parametro zero) il mediano Sebastian Rode (1990), ex Eintracht Francoforte, e il terzino sinistro Juan Bernat (1993), passaporto spagnolo, in grande evidenza nella scorsa stagione con la maglia del Valencia, semifinalista in Europa League. Bernat è costato dieci milioni di euro: può agire nel ruolo di difensore di fascia, in una linea a quattro, oppure da esterno di centrocampo. Ha firmato con il Bayern un contratto per cinque stagioni, fino al 30 giugno del 2019.

 

LA SCHEDA - Ha ventuno anni, è nato il primo marzo del 1993 a Cullera (vicino a Valencia), è alto un metro e 72, pesa 67 chili e sarà uno dei nuovi innesti del ct Del Bosque, intenzionato a rivoluzionare la nazionale spagnola dopo la pesante bocciatura al Mondiale in Brasile. Bernat è un laterale che garantisce una spinta costante. Ricorda Jordi Alba, cresciuto anche lui nel Valencia e ceduto al Barcellona nel 2012. Stesso fisico, stesse caratteristiche. Bernat gioca spesso in appoggio ai centrocampisti. Ha buona tecnica, è molto veloce, si inserisce sul fondo come un’ala e nei piani di Guardiola entrerà in competizione sulla fascia sinistra con l’austriaco David Alaba.


© RIPRODUZIONE RISERVATA