Lössl, grandi parate contro il Psg e il Monaco

Ha ventisei anni, è danese e gioca nel Guingamp: il suo modello è Peter Schmeichel, ex portiere del Manchester United. Nel suo ruolo, in Ligue 1, è uno dei migliori insieme con Anthony Lopes (Lione) e Steve Mandanda (Marsiglia). E’ stato acquistato nel 2014 dal Midtjylland per mezzo milione di euro e ha firmato un contratto fino al 2018.
Stefano Chioffi
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ROMA - Il suo modello, tra i pali, è Peter Schmeichel, “steel hands" (mani d’acciaio), scoperto da Alex Ferguson nel Bröndby per mezzo milione di sterline, il danese che ha conquistato più trofei (ventiquattro) in carriera, considerato uno dei migliori portieri del Manchester United insieme con Harry Moger (nei Red Devis dal 1903 al 1912), Harry Gregg (1955-1966), Alex Stepney (1966-1978), Edwin Van der Sar (2005-2011) e David De Gea, acquistato quasi quattro anni fa. Jonas Lössl gioca nel Guingamp ed è cresciuto con il mito di Schmeichel, “the giant”, il gigante, per i tifosi del Manchester United, otto stagioni a Old Trafford, uno dei grandi leader di una squadra che vinse il campionato dopo ventisei anni: dalla festa del 1967, con Matt Busby in panchina e George Best sulla fascia, a quella del 1993, con Eric Cantona e Mark Hughes in attacco.

 

IL PODIO - Lössl si sta facendo conoscere in Ligue 1: nel suo ruolo, in base al rendimento, è uno dei più bravi insieme con il portoghese Anthony Lopes (1984) del Lione e Steve Mandanda (1985) del Marsiglia. Ha ventisei anni, è arrivato al Guingamp nella scorsa estate dal Midtjylland, il suo cartellino è costato mezzo milione d euro e ha firmato un contratto fino al 2018. 

 

LE GERARCHIE - E’ partito in panchina, alle spalle di Mamadou Samassa, ha cominciato la stagione da riserva e poi è stato promosso titolare dalla nona giornata: ora è uno dei punti di riferimento della squadra allenata da Jocelyn Gourvennec. Venti presenze in campionato, non ha subito gol in cinque gare. Protagonista anche in Europa League: sette partite, elogi e consensi fino all’eliminazione nei sedicesimi di finale con la Dinamo Kiev, prima in classifica in Ucraina davanti allo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu.

 

IL PSG E IL MONACO - Il suo mito è Schmeichel, che ora è l’ambasciatore del calcio danese e si diverte a partecipare anche a qualche programma televisivo, seguendo ogni tanto suo figlio (Kasper), classe 1986, portiere nel Leicester City, promosso nel 2014 in Premier League. Lössl ha giocato anche nella Danimarca Under 21 e adesso è nel giro della nazionale maggiore, dove il titolare è attualmente Stephan Andersen del Copenaghen. E’ nato il primo febbraio del 1989 a Kolding, è alto un metro e 95 (due centimetri in più rispetto a Peter Schmeichel) e nel campionato francese - con i suoi interventi - ha aiutato il Guingamp a battere il Paris Saint Germain (1-0) e il Monaco (1-0), sempre in casa, allo stadio “Roudourou”. 

 

I DANESI IN LIGUE 1 - Sono 248 gli stranieri che giocano in Ligue 1. Lössl è uno degli undici danesi: hanno un contratto con il Guingamp (undicesimo in classifica, 35 punti in 27 giornate) anche il terzino destro Lars Jacobsen e l’attaccante Ronnie Schwartz. Gli altri danesi sono il difensore centrale Simon Kjaer (ex Palermo e Roma, ora al Lilla), l’esterno Daniel Wass (Evian), l’attaccante Martin Braithwaite (Tolosa), il laterale sinistro Jesper Juelsgaard (Evian), lo stopper Kian Hansen (Nantes), la punta Nicki Bille Nielsen (Evian), il mediano Mads Albaek (Reims) e il portiere Jesper Hansen (Evian).


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