Ceballos, baby del Betis: lo cercano il Real e il Barça

E’ un centrocampista, ha diciotto anni, gioca già nella nazionale spagnola Under 21 ed è stato uno dei protagonisti della promozione del Betis nella Liga: trentadue presenze, cinque gol e quattro assist. Si può svincolare nel 2016. Piace anche al Chelsea e al Tottenham.
Ceballos, baby del Betis: lo cercano il Real e il Barça
4 min
Stefano Chioffi

ROMA - La promessa è stata mantenuta: il Betis Siviglia è tornato nella Liga dopo 393 giorni. Cornice da brividi allo stadio “Benito Villamarin”, quasi quarantanovemila spettatori, il manifesto più emozionante per celebrare una rimonta magistrale. Dal settimo posto (8 novembre) al primo (raggiunto il 15 marzo e blindato fino al traguardo): ottantaquattro punti in quaranta partite, migliore attacco (73 gol) del campionato, terza promozione con il Betis per Pepe Mel (due da allenatore e una da giocatore), un centavanti - Ruben Castro, 34 anni il 27 giugno - che ha realizzato finora trentadue reti e ha già eguagliato Quini, ex Barcellona, capocannoniere in “Segunda Division” nel 1969-70 con la maglia dello Sporting Gijon. Venticinque vittorie, nove pareggi e sei sconfitte: ecco il bilancio del Betis, che ha chiuso il conto - domenica scorsa - con due giornate di anticipo grazie al 3-0 contro l’Alcorcon (doppietta di Ruben Castro, sempre a segno negli ultimi quattro turni, e gol di Molina). 

 

LA FESTA - Il Betis ha ingranato la marcia giusta dopo l’arrivo in panchina di Pepe Mel, ingaggiato lo scorso 20 dicembre, quando la squadra era quinta in classifica. Partenza complicata con Julio Velazquez in panchina, una breve parentesi di sei gare con Juan Marino e poi il terzo cambio. Pep Mel, cinquantadue anni, ha vinto il campionato restituendo equilibrio e autostima ai giocatori. Ha scelto il 4-4-2, un modulo che ha funzionato subito. Ventidue partite e cinquantuno punti (una media di 2,32 ogni novanta minuti). Quindici vittorie, sei pareggi e una sconfitta (1-3 con il Leganes, il 21 marzo, allo stadio “Villamarin”). Nove successi e un pari (2-2) con il Llagostera nelle ultime dieci giornate.

 

IL PIANO DEL BETIS - Alla fine, domenica pomeriggio, Pepe Mel e i giocatori sono sfilati davanti ai tifosi. Gavettoni, balli e selfie: gli applausi del popolo biancoverde e del presidente Juan Carlo Ollero, che ha già iniziato a pianificare le mosse per il futuro. E’ pronto un nuovo contratto per Pepe Mel. Il mercato sarà affidato al direttore sportivo Eduardo Macia, ex Fiorentina. Sicura la conferma del centravanti Ruben Castro. Si proverà a trattenere Cristiano Piccini, cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina e arrivato nella scorsa estate con la formula del prestito. Una stagione positiva per il terzino destro, classe 1992, dieci presenze, titolare ieri contro l’Alcorcon. 

 

IL GIOIELLO - Il Betis è già entrato in azione anche per bloccare il suo gioiello più richiesto, Dani Ceballos, diciotto anni, nazionale spagnolo Under 21, corteggiato dal Real Madrid e dal Barcellona, dal Chelsea e dal Tottenham. E’ un centrocampista: può fare la mezzala oppure l’esterno destro. E’ stato la grande sorpresa: trentadue gare, cinque gol e quattro assist. Ha cominciato la stagione con il Betis B, allenato da Juan Merino: quattro presenze in “Segunda Division B” e il salto nella squadra maggiore, con il debutto il 21 settembre contro il Girona (3-1), durante la gestione-Velazquez. Maglia nunero 46, visione di gioco, grande qualità, lancio lungo e un contratto in scadenza tra un anno, il 30 giugno del 2016. Il presidente Ollero lo aspetta nel suo ufficio per prolungare subito l’accordo e fermare le manovre del Real e del Barcellona. Trattativa che va avanti da diversi mesi. «Ma io voglio restare qui, è una certezza», ha dichiarato ieri il centrocampista al giornale “Marca”. Dani Ceballos è nato il 7 agosto del 1996 a Siviglia, è alto un metro e 76, è cresciuto nel vivaio del Betis e ha già trovato posto nella Spagna Under 21 di Albert Celades. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti