Roberts, il City spende 16 milioni per un baby

E’ un attaccante esterno, ha diciotto anni e ha segnato cinque gol in otto partite con la nazionale inglese Under 19. Arriva dal Fulham: ha già esordito in Premier League e nell’ultima stagione ha giocato in Championship.
Roberts, il City spende 16 milioni per un baby
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Si è presentato, all’ora della colazione, negli uffici del Manchester City per firmare il contratto: Patrick Roberts, faccia da studente, diciotto anni, è costato allo sceicco Mansour undici milioni di sterline (come riporta “The Guardian”), che al cambio equivalgono a quindici milioni e ottocentomila euro. Arriva dalla Championship, dal campionato inglese di serie B, e gli sono bastate ventidue presenze nel Fulham per stregare uno dei club più ricchi del mondo. 

L’ACCORDO - Roberts si è legato al City fino al 2020, si allenerà subito con la squadra di Manuel Pellegrini, ma sarà prestato spesso alla squadra Primavera, allenata da Patrick Vieira. Gli osservatori dello sceicco lo hanno scoperto nella nazionale inglese Under 19, guidata da John Peacock: otto presenze, cinque gol e sette assist. E’ mancino, è alto un metro e 67, gioca nel ruolo di attaccante esterno e i tabloid - per il suo fisico e i suoi dribbling - lo hanno ribattezzato “the little Messi”, il piccolo Leo. Paragoni che accendono la fantasia, anche se Roberts frena ogni accostamento con il marziano del Barcellona. 

IL DEBUTTO - Il Manchester City ha investito una cifra importante per assicurarsi il suo cartellino. Roberts ha classe e velocità. In Championship non ha mai segnato, però ha dimostrato di avere le qualità per imporsi. E’ stato un tedesco, Felix Magath, a farlo debuttare. L’ex centrocampista, che firmò nel 1983 il gol della vittoria dell’Amburgo nella finale di Coppa dei Campioni contro la Juventus, lo ha lanciato in Premier League il 22 marzo del 2014 proprio contro il Manchester City, all’Etihad Stadium, davanti a quasi cinquantamila spettatori.  Trentacinque minuti di vetrina, nonostante la sconfitta per 5-0 (tripletta di Yaya Touré), dopo aver sostituito Alexander Kacaniklic. Una stagione complicata per il Fulham, retrocesso in Championship, ma che ha permesso a Roberts di farsi conoscere. 

LA CHAMPIONSHIP - Il 9 agosto del 2014, sul campo dell’Ipswich, nella prima giornata della serie B inglese, è stato schierato - sempre da Magath - per sedici minuti al posto di Shaun Hutchinson: il tempo di regalare qualche fiammata sulla fascia e di inventare l’assist per il gol del terzino Tim Hoogland, un guizzo che non è bastato però a evitare la sconfitta per 2-1. Un altro battesimo pieno di complimenti per Roberts, che ha un talento da nutrire e grande dedizione. Viene descritto dai suoi allenatori come un ragazzo molto umile, sempre puntuale agli allenamenti e con una voglia infinita di ascoltare i consigli dei suoi compagni. 

I SUOI ALLENATORI - E’ costato sedici milioni e viene conteso già dagli sponsor. E’ una punta che ha una rapidità esplosiva, a volte ricorda - per lo scatto e la progressione - Michael Owen, ex attaccante del Liverpool e del Real Madrid. Nel Fulham Under 21 ha avuto come allenatore Peter Grant, mentre a livello di prima squadra ha lavorato con Felix Magath e Kit Symons. Ventidue le presenze complessive di Roberts con la maglia del club londinese, che ha chiuso lo scorso torneo al diciassettesimo posto. Due gare in Premier, diciassette in Championship, due in Coppa d’Inghilterra e una Coppa di Lega. E’ nato il 5 febbraio del 1997 a Kingston-upon-Thames, sobborgo di Londra, e ha iniziato a giocare nel settore giovanile del Wimbledon e nel 2010 è stato tesserato dal Fulham. E’ il terzo acquisto del Manchester City in questo mercato dopo Raheem Sterling (pagato 68 milioni di euro al Liverpool) e Fabian Delph, ex mediano dell’Aston Villa. 


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