Mendy, ecco il nuovo Evra: prova super contro la Juve

E’ un terzino sinistro, ha ventuno anni e gioca nell’Olympique Marsiglia. Presto debutterà nella nazionale francese di Deschamps. Ha un contratto che scade nel 2017.
Mendy, ecco il nuovo Evra: prova super contro la Juve
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Il suo nome figura da tempo sull’agenda del ct Didier Deschamps, che gli consegnerà presto la maglia della nazionale francese. Benjamin Mendy è un terzino sinistro, gioca nell’Olympique Marsiglia e viene considerato il possibile erede di Patrice Evra. Nell’ultima stagione, lavorando con Marcelo Bielsa, ha fatto registrare altri progressi, trovando l’equilibrio giusto tra la spiccata predisposizione agli inserimenti e i suoi compiti in fase di marcatura. Spinge, ma prende in consegna anche la punta esterna, ha imparato a fare bene la diagonale e in questo momento, in Ligue 1, è il laterale sinistro più quotato.

IL RETROSCENA - L’Olympique Marsiglia lo ha acquistato nel 2013, versando quattro milioni di euro nelle casse del Le Havre. Su Mendy si erano mossi anche gli osservatori della Juventus. Ha ventuno anni, ha origini senegalesi ma è nato in Francia, a Longjumeau, il 17 luglio del 1994. Almeno sulla sua conferma, dopo un lungo braccio di ferro con i dirigenti del Marsiglia, Bielsa è riuscito a spuntarla. E’ stata un’estate agitata per il club biancazzurro, costretto a cedere il mediano Giannelli Imbula (inseguito anche dall’Inter) per venti milioni al Porto e la mezzapunta Dimitri Payet al West Ham per altri quindici. Rinunce pesanti, dettate dai problemi di bilancio, che si sono aggiunte alla fuga a parametro zero di due leader: il centravanti André-Pierre Gignac in Messico, al Tigres (finalista in Coppa Libertadores con il River Plate), e l’ala sinistra André Ayew allo Swansea.

IL MERCATO - Mendy è rimasto grazie alle pressioni di Bielsa, che lo ritiene fondamentale. Terzino sinistro in una classica linea a quattro, ma anche esterno a centrocampo nel 3-4-3. Copre tutto il suo binario, scarica il contachilometri, arriva cross, si propone in appoggio al regista che costruisce il gioco. Ha un contratto che scade nel 2017, il suo procuratore è Meissa N’diaye e finora non lo ha prolungato: una situazione che può favorire l’inserimento di qualche club, come il Paris Saint Germain, molto interessato a Mendy, titolare nella nazionale francese Under 21, guidata da Pierre Mankowski, 63 anni, uno dei più stretti collaboratori di Deschamps.

SHOW CON LA JUVE - Mendy si è fatto ammirare anche sabato sera durante l’amichevole con la Juventus e domenica affronterà il Monaco nella prima giornata di Ligue 1. Veloce, potente, elegante: sul suo lato riesce a fare spesso la differenza. E’ alto un metro e 85, pesa 82 chili, ha iniziato a giocare nella scuola-calcio del Palaiseau. E’ diventato uno dei pilastri del Marsiglia dopo l’arrivo in panchina, nella scorsa estate, del tecnico argentino Marcelo Bielsa. Trentuno presenze e sei assist. In precedenza, con Elie Baup e José Anigo, nella prima stagione (2013-14) con la maglia del Marsiglia, aveva giocato ventitré partite, segnando un gol al Saint-Etienne.

GLI ALTRI ALLENATORI - Mendy si era fatto conoscere in Ligue 2, nella serie B francese, proprio nel Le Havre, il club che lo ha scoperto e cresciuto. Sessantadue partite tra coppe e campionato. Nel Le Havre, che milita ancora in seconda divisione, ha avuto come allenatori Cedric Daury (che lo ha fatto debuttare il 12 agosto del 2011 contro l’Amiens, gara vinta per 1-0), Erick Mombaerts e Christophe Revault.


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