Doucouré, il Rennes dice no alle offerte della Premier

E’ una mezzala, ha ventidue anni, ha giocato nella nazionale francese Under 21 e nelle ultime ore di mercato il Watford della famiglia Pozzo aveva messo sul tavolo sette milioni di sterline per portarlo in Inghilterra. Nel suo ruolo è uno dei giovani emergenti in Ligue 1.
Doucouré, il Rennes dice no alle offerte della Premier
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Il Rennes ha rifiutato sette milioni di sterline: l’offerta del Watford, club inglese di proprietà della famiglia Pozzo, era arrivata nelle ultime ore di mercato. La risposta è stata negativa perché un po’ tutti, dal presidente René Ruello all’allenatore Philippe Montanier, sono convinti che il prezzo del cartellino di Abdoulaye Doucouré, ventidue anni, centrocampista, passaporto francese e origini maliane, sia destinato a moltiplicarsi nei prossimi mesi. E’ una mezzala, ha sfiorato il trasferimento in Premier League e viene seguito da tempo dagli osservatori di Giampaolo e Gino Pozzo, che controllano anche l’Udinese e il Granada. 

L’UNDER 21 - Forza atletica, corsa, resistenza: Doucouré cattura tanti palloni e li distribuisce con personalità. E’ stato nel giro della nazionale Under 21, ora è nella lista dei talenti che vengono studiati dal ct Didier Deschamps. E’ già pronto per il salto di qualità: il Watford aveva fiutato l’affare, ma il Rennes ha chiuso la porta. Tutto rinviato alla prossima estate. Completo e moderno: Doucouré si fa largo, tampona e costruisce, copre e si inserisce, ha segnato tre gol nello scorso campionato e ha firmato sei assist. Piace al Watford, al Crystal Palace e all’Aston Villa. E’ uno dei giovani leader del Rennes, che può contare anche su un altro talento in costante ascesa, l’attaccante esterno Paul-Georges Ntep, mancino, classe 1992, nato in Camerun ma cresciuto in Francia e già convocato da Deschamps. 

L’EXPLOIT - Il Rennes è secondo in classifica, dopo cinque giornate. Dodici punti, quattro vittorie consecutive (Montpellier, Olympique Lione, Tolosa, Nantes) e una sconfitta al debutto contro il Bastia (1-2). Montanier è un ex portiere ed è uno dei tecnici più stimati in Ligue 1. Ha lavorato in passato anche sulla panchina della Real Sociedad, ha cinquant’anni e ha disegnato il Rennes con un 4-3-3 che diventa un 4-5-1 in copertura. Applicazione e sacrificio: il Rennes è compatto, si muove con ordine, ha realizzato nove gol e ne ha subiti quattro. Ha un punto in meno del Psg, che è stato fermato in casa - nell’ultimo turno - dal Bordeaux (2-2). Montanier è arrivato al Rennes nel 2013 e ha svolto un ruolo decisivo per la scalata di Doucouré, che ha iniziato la carriera nelle giovanili del Les Mureaux e si è legato poi a tredici anni al club rossonero, scoperto da Mickaël Pellen.

LA SCHEDA - Sessantuno presenze e dieci gol in campionato, quarantanove gare da titolare, dodici sostituzioni fatte. In questa stagione, Doucouré ha giocato due partite ed è rientrato da un infortunio domenica scorsa in occasione della vittoria per 2-0 contro il Nantes, firmata da Paul-Georges Ntep, velocissimo in contropiede, e dal centravanti Giovanni Sio, ventisei anni. Indossa la maglia numero otto, può fare la mezzala destra in un centrocampo a tre oppure il mediano-regista davanti alla difesa. E’ nato il primo gennaio del 1993 a Meulan-en-Yvelines, è alto un metro e 82, pesa 69 chili e contro il Nantes ha costruito il gol di Sio. Ha debuttato in Ligue 1 il 27 aprile del 2013: a lanciarlo fu l’allenatore Frederic Antonetti nella gara vinta in trasferta per 2-0 contro il Brest. Nelle giovanili del Rennes è stato seguito dai tecnici Franck Haise e Regis Le Bris. Ha sottoscritto a diciotto anni il suo primo contratto da professionista dopo aver superato un infortunio ai legamenti crociati. Ha un accordo con il Rennes fino al 30 giugno del 2017, ma i dirigenti gli hanno già proposto il rinnovo.


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