C’è un altro Rooney che domina in Scozia

Si chiama Adam, è un attaccante, è irlandese e gioca nell’Aberdeen, primo in classifica con 24 punti dopo otto giornate nel campionato scozzese. Ha segnato sei gol e nella scorsa stagione ha vinto il titolo di capocannoniere con 18 reti. Ha ventisette anni e ha un contratto fino al 2018. In passato, nello Swindon Town, è stato allenato da Paolo Di Canio.
C’è un altro Rooney che domina in Scozia
Stefano Chioffi
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ROMA - Il destino gli ha regalato un cognome famoso, da poster: Rooney. Ma Adam non è il fratello e neppure il cugino di Wayne. E’ irlandese, ha trascorso l’infanzia a Dublino, è un attaccante e non gioca in Premier League, a differenza dell’asso del Manchester United e dell’Inghilterra, che guadagna tredici milioni di sterline a stagione. Ha trovato la sua dimensione in Scozia e sta facendo sognare con i suoi gol l’Aberdeen, che ha vinto le prime otto giornate di campionato. L’obiettivo? Riportare il titolo al “Pittodrie Stadium”, a distanza di trentuno anni dall’ultimo trionfo, firmato in panchina da Alex Ferguson, che costruì un Aberdeen spettacolare - trascinato dal capocannoniere Frank McDougall, autore di 22 reti - prima di traslocare a Old Trafford e diventare una leggenda del Manchester United.

LE TAPPE - Adam Rooney ha girato la Gran Bretagna prima di trovare il club giusto. Aberdeen è la decima tappa della sua carriera. Ha ventisette anni, è nato il 21 aprile del 1988 e ad agosto è stato chiamato per la prima volta nella nazionale irlandese dal ct Martin O’Neill. Ha iniziato nel Crumlin United e nello Stoke City, poi è passato allo Yeovil Town e al Chesterfield. Un viaggio proseguito al Bury, all’Inverness, al Birmingham. Nel 2012 era allo Swindon Town e la stagione successiva all’Oldham Athletic. L’Aberdeen lo ha preso senza spendere soldi: ha depositato l’accordo il 23 gennaio del 2014. E in Scozia, con la maglia dei “Dons”, è diventato un idolo dei suoi tifosi. 

CAPOCANNONIERE - Il ragazzo di Dublino ha preso per mano l’Aberdeen, vincendo nella scorsa stagione il titolo di capocannoniere. Diciotto gol per un secondo posto in classifica, a otto punti di distanza dal Celtic, che ha conquistato il quarto “scudetto” consecutivo. Adam Rooney è il leader di una squadra che è partita di slancio in Scottish Premiership: otto vittorie consecutive e cinque punti di vantaggio sul Celtic, quindici gol realizzati e tre subiti, +12 di differenza reti. Era un’ala da 4-3-3, un esterno che puntava sul dribbling e sulla velocità. Ma nell’Aberdeen è stato trasformato in un centravanti: in questa prima parte del campionato ha segnato sei volte, un gol ogni 98 minuti. 

IL NUMERO 9 - Ha lasciato il suo marchio contro il Kilmarnock, ha firmato una doppietta nella sfida con il Dundee, ha piegato il Partick Thistle, ha cambiato gli equilibri nella gara con il Celtic e ha deciso l’appuntamento con l’Hamilton. Ha il numero 9 sulle spalle, mentre Wayne - il suo omonimo - ha scelto il 10 nel Manchester United. Adam ha un contratto fino al 2018, è un destro naturale, è alto un metro e 78, è molto rapido e si trova alla perfezione nel 4-2-3-1 dell’Aberdeen, allenato da Derek McInnes, quarantaquattro anni, sulla panchina dei “Dons” dall’8 aprile del 2013. Nella storia di Adam Rooney c’è una curiosità: ha lavorato anche con un allenatore italiano, Paolo Di Canio, nello Swindon Town, in League One (la serie C inglese). Era la stagione 2012-13, Adam Rooney segnò cinque gol in quindici partite e il club biancorosso concluse il campionato al sesto posto.


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