Karsdorp, festa con il Feyenoord per la conquista della Coppa d’Olanda

E' il terzino destro più promettente in Eredivisie, ha ventuno anni, è olandese, ha un contratto fino al 2020 ed è uno dei nuovi tesori del club di Rotterdam, che non vinceva un trofeo dal 2008. Nove assist in campionato, prima stagione da titolare, la stima del capitano Kuyt. Ha gli stessi procuratori di Strootman e De Vrij.
Karsdorp, festa con il Feyenoord per la conquista della Coppa d’Olanda
Stefano Chioffi
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ROMA - Il campionato olandese è il più giovane in Europa, con un’età media di 24,1 anni, ed è anche quello che fa registrare la percentuale più bassa nel tesseramento di giocatori stranieri (35,3%). E proprio in Eredivisie, dove resiste la cultura dei vivai e i club percorrono la strada dell’autofinanziamento attraverso le plusvalenze, c’è un attaccante che rappresenta la controtendenza, l’altra faccia della gioventù. Dirk Kuyt è il più anziano del torneo: ha 35 anni e nove mesi. Ma ha dimostrato, a Rotterdam, di non pensare ancora alla pensione, aiutando il Feyenoord a conquistare la Coppa d’Olanda per la dodicesima volta e a interrompere un digiuno che durava dal 2008, dall’ultimo titolo vinto dal club biancorosso, il primo - nella storia “orange” - a portare a casa la Coppa dei Campioni: era il 1970, l’allenatore era l’austriaco Ernst Happel e la stella della squadra era la mezzala Willem Van Hanegem. Kuyt, maglia numero 7, un segno distintivo della sua carriera, si è presentato nella scorsa estate al Feyenoord da svincolato, conclusa l’esperienza in Turchia nel Fenerbahçe. Ha firmato un contratto per una stagione. Un ritorno, una scelta di cuore: a Rotterdam aveva spiccato il volo, dopo il debutto nell’Utrecht. I dirigenti del Feyenoord incassarono dieci milioni di sterline dalla sua cessione nel 2006 al Liverpool, dove Kuyt sarebbe diventato in poco tempo uno degli idoli dei tifosi di Anfield Road e l’ala perfetta del 4-2-3-1 di Rafa Benitez, che tentò a ogni costo - nel 2010 - di portarlo anche all’Inter.

IL LEADER - Si è preso subito la fascia di capitano. Carisma, responsabilità, adrenalina: Kuyt, cresciuto a Katwijk, in un villaggio di pescatori, ha risvegliato il Feyenoord, guidato in panchina da Giovanni Van Bronckhorst, 41 anni,ex terzino, alla sua prima esperienza nel calcio dei big e affiancato nel corso della stagione dall’esperto Dick Advocaat, ex ct dell’Olanda, della Russia e della Serbia. Kuyt ha cambiato marcia al Feyenoord: diciotto gol e quattro assist in trentuno partite di campionato, quattro reti e un assist in sei gare di Coppa d’Olanda. 

LA FINALE - Il rinnovo è già pronto sul tavolo: i dirigenti aspettano la firma di Kuyt, che vuole chiudere la carriera a Rotterdam. E il trionfo in finale contro l’Utrecht ha garantito al Feyenoord anche la qualificazione alla prossima edizione di Europa League. Un successo per 2-1, tirando fuori gli artigli. Vantaggio costruito da Kuyt e firmato dal centravanti Michiel Kramer (classe 1988), ex Ado Den Haag, pareggio dell’Utrecht con Ramon Leeuwin (1987) e autogol del portiere polacco Filip Bednarek (1992), tradito da una sfortunata carambola: tiro dell’ex juventino Eljero Elia (1987), palo interno, rimbalzo sulla schiena di Bednarek e pallone in rete.

SCUOLA FEYENOORD - Kuyt, 104 gare e 24 gol nella nazionale olandese, è un po’ l’allenatore in campo di una squadra giovane e ricca di talento, dove si erano imposti in passato anche il laziale Stefan De Vrij e il regista Jordy Clasie, ora al Southampton, allenato da Ronald Koeman. I pezzi pregiati, adesso, sono il difensore centrale Sven Van Beek (1994), i centrocampisti Renato Tapia (1995), peruviano, ex Twente, e Simon Gustafson (1995), svedese, scoperto nell’Häcken, la mezzala Tonny Vilhena (1995) e l’ala sinistra Bilal Basacikoglu (1995). 

LA SCOPERTA - Un vivaio di spessore, da dove proviene anche Rick Karsdorp, terzino destro, veloce e potente, che arriva spesso al cross. Copre, prende in consegna l’ala, spinge, si propone in appoggio, macina chilometri. Ha ventuno anno, è nato a Schoonhoven l’11 febbraio del 1995 e può giocare in caso di necessità anche a centrocampo, nel ruolo di mediano. Ordinato, attento in marcatura, in grado di assicurare equilibri al reparto. Ha prolungato, nello scorso mese di ottobre, il contratto fino al 30 giugno del 2020. E’ alto un metro e 84, pesa 77 chili, viene gestito dalla Seg, una società di consulenza che cura anche gli interessi di De Vrij e del romanista Kevin Strootman. Il tecnico Van Bronckhorst lo conosce dalle squadre giovanili.

NOVE ASSIST - Karsdorp ha giocato finora 27 partite in questo campionato, in Olanda viene considerato come il terzino destro più promettente. E ha fatto la differenza con i suoi cross: nove assist e un posto da titolare. Indossa la maglia numero due. Sei presenze anche in Coppa d’Olanda: in finale, contro l’Utrecht, si è mosso nel ruolo di mediano. Proviene dal settore giovanile del Feyenoord, si è fatto largo nella squadra Under 19 allenata da Damiën Hertog. A livello professionistico, invece, era stato lanciato dal tecnico Fred Rutten, predecessore di Van Bronckhorst. Karsdorp aveva esordito in Eredivisie il 24 agosto del 2014 contro l’Utrecht (1-2), allo stadio “De Kuip”.


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