Mike fa sognare l’Osasco Audax: in Brasile un club di serie D può vincere il campionato Paulista

E' un attaccante brasiliano, ha 23 anni e ha firmato il gol del pareggio (1-1) nella finale d'andata con il Santos. Il ritorno è in programma domenica 8 maggio. Il presidente dell'Osasco Audax è l'ex interista Vampeta, un centrocampista costato a Moratti trenta miliardi di lire nel 2000 e andato via dopo sei mesi.
Mike fa sognare l’Osasco Audax: in Brasile un club di serie D può vincere il campionato Paulista
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - A Milano, nell’Inter, era stato accolto con un tappeto rosso, anche in rapporto al prezzo, ai trenta miliardi di lire tirati fuori dal presidente Massimo Moratti, però nel giro di poche settimane si era ritrovato a fare il turista: il suo acquisto lo aveva suggerito Marcello Lippi, ma dopo una partita di campionato e lo strappo tra il tecnico toscano e il club nerazzurro, il brasiliano Vampeta era stato messo in un angolo da Marco Tardelli. Estate del 2000, il centrocampista arrivava dal Corinthians, era nel giro della Seleçao, sulle sue qualità aveva garantito anche Ronaldo. Un gol al debutto, nella Supercoppa persa (3-4) dall’Inter all’Olimpico contro la Lazio di Sven Goran Eriksson. Una presenza in serie A a Reggio Calabria (1-2), poi il buio e una catena di esclusioni, la bocciatura da parte di Tardelli e la cessione al Paris Saint Germain durante il mercato di gennaio, in cambio di Stephane Dalmat. 

IL PRESIDENTE - Vampeta ha quarantadue anni, ha vinto un Mondiale con il ct Felipe Scolari nel 2002 e sei anni più tardi ha terminato la carriera nel Clube Atletico Juventus. Ha fatto per un po’ l’allenatore e ora è il presidente dell’Osasco Audax, un club che milita nella serie D brasiliana e arrivato a sorpresa alla finale del campionato “Paulista”: l’8 maggio, dopo il pareggio dell’andata (1-1) in casa, sfiderà nella partita di ritorno il Santos, che può vincere il titolo per la quinta volta nelle ultime sette stagioni. Lavora dietro la scrivania, cerca talenti in giro per il Brasile e vive un sogno con l’Osasco Audax, maglia biancorossa, che si è tolto lo sfizio di eliminare il San Paolo nei quarti e in semifinale il Corinthians, campione in Coppa Libertadores nel 2012. 

IL SOGNO - L’Osasco Audax è diventato, a quelle latitudini, un fenomeno da studiare: è stato fondato l’8 dicembre del 2004, ha fatto registrare nel campionato “Paulista” una media di 4.500 spettatori nelle gare in casa ed è allenato da Fernando Diniz, 40 anni, ex mezzala del Fluminense e del Flamengo. A marzo ha ceduto al Chapecoense uno dei suoi giocatori migliori, il centravanti Rodrigo Andrade, classe 1988, a segno otto volte nel “Paulista”, dopo una serie di incomprensioni con il tecnic Diniz. Ora l’attaccante più pericoloso è Ytalo (1988), che ha realizzato sei reti. Tra gli artefici di questa ascesa c’è anche un centrocampista, Guilherme Aguiar Camacho, venticinque anni, fascia di capitano, scuola Flamengo, sbarcato in prestito dal Botafogo e rimasto poi a titolo definitivo. E’ alto un metro e 81, organizza la manovra, è nato a Rio de Janeiro il 2 marzo del 1990 e ha raggiunto subito un’ottima intesa con la mezzala Rodolfo, ventitré anni, diventato subito il motorino della squadra di Diniz, che si affida quasi sempre al 3-4-3. Rodolfo ha iniziato la carriera nel Madureira, è alto un metro e 73, tackle e pressing, gioca con il numero venti. E’ nato Mesquita il 3 maggio del 1993, ha segnato due gol, ha giocato in passato anche nel Ponte Preta. 

IL GOL ALL’ANDATA - Una squadra dove si sta mettendo in luce anche un altro giovane, l’attaccante Mike, classe 1993: suo il gol del vantaggio nella finale d’andata con in Santos, che ha trovato poi l’1-1 a dieci minuti dal termine con Ronaldo Mendes. Cresciuto nell’Internacional di Porto Alegre, ha giocato più avanti nel Botafogo e nello Sport Recife. Si è legato all’Osasco Audax quest’anno: diciotto presenze e quattro gol, uno dei quali nei quarti contro il San Paolo.


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