Cummings trascina l’Hibernian: dopo 114 anni ecco la Coppa di Scozia

Classe 1995, attaccante, gioca nella nazionale scozzese Under 21 e si è imposto nel club di Edimburgo, che milita in Championship (l'equivalente della serie B italiana). Cummings ha rappresentato una delle chiavi del trionfo in Coppa dell'Hibernian contro i Rangers Glasgow e ha segnato diciotto gol in campionato.
Cummings trascina l’Hibernian: dopo 114 anni ecco la Coppa di Scozia
Stefano Chioffi
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ROMA - Un giorno così bello, atteso da oltre un secolo, da 114 anni, è stato celebrato dai giocatori dell’Hibernian girando per due ore tra le vie di Edimburgo: pullman scoperto, sciarpe, bandiere, strade transennate, tifosi che scattavano foto e filmavano la scena con gli smartphone. Ecco il poster della stagione perfetta dell’Hibernian, maglia biancoverde, l’arpa come simbolo: non metteva le mani sulla Coppa di Scozia dal 26 aprile del 1902, quando il calcio era alla preistoria ma era già capace di portare sedicimila appassionati allo stadio di Glasgow. Dal gol di Andy McGeachan contro il Celtic (1-0), nell’epoca dei pionieri, alla festa di qualche giorno fa - del 21 maggio - contro i Rangers Glasgow (3-2), che speravano di accompagnare con una magia il ritorno nella Scottish Premiership, dopo la retrocessione in quarta serie di quattro anni fa a causa dei debiti. E fino al minuto numero 79, il traguardo sembrava davvero lontano per l’Hibernian, che partecipa dal 2014 al campionato di serie B, alla Championship e ha vinto l’ultimo (dei suoi quattro titoli) nel 1952. I Rangers, infatti, erano padroni del campo e conducevano per 2-1, senza troppe preoccupazioni, grazie ai gol di Miller e Halliday, pronti a cancellare il vantaggio di Stokes. E con un colpo di testa, dopo un corner battuto dalla mezzala Liam Henderson, è stato sempre lui, il centravanti Anthony Stokes, tornato all’Hibernian a gennaio dal Celtic, con la formula del prestito, ventisette anni, irlandese di Dublino, a riportare la finale in equilibrio: 2-2 all’80’, una scossa formidabile per la squadra allenata da Alan Stubbs, classe 1971, inglese, ex difensore del Celtic e dell’Everton. Un episodio che ha cambiato direzione alla partita, togliendo all’improvviso ai Rangers la serenità e le certezze.

LA GRANDE SVOLTA - Niente supplementari: a chiudere il cerchio e a consegnare la Coppa all’Hibernian è stato David Gray, terzino destro, classe 1988, scozzese, ex nazionale Under 21, cresciuto nel settore giovanile del Manchester United, quando a governare Old Trafford era Alex Ferguson. Un gol per la storia, quello firmato al secondo minuto di recupero da Gray, che ha un valore di mercato di quattrocentomila euro e un contratto fino al 2017. Ma nell’impresa dell’Hibernian ci sono stati applausi anche per Jason Cummings, vent’anni, nato a Edimburgo e cresciuto nell’Heart of Midlothian, l’altro club della capitale scozzese.

IL RENDIMENTO - Cummings è un centravanti, ha segnato diciotto gol in Championship, proprio come nella stagione 2014-15, e aspetta una chiamata dalla Premier League, dall’Inghilterra, con un contratto in scadenza nel 2017. E’ la grande promessa dell’Hibernian, ha segnato quattro reti in Coppa di Lega e altre due durante l’avventura in Coppa (negli ottavi contro il suo ex club, l’Heart), servendo poi un assist a Stokes in finale contro i Rangers. Indossa la maglia numero 35, è alto un metro e 78, ha superato quota 17.000 follower su Twitter. E’ nato il primo agosto del 1995, ha giocato sei volte nella nazionale scozzese Under 21 e ha realizzato tre gol (uno all’Ucraina più una doppietta all’Irlanda del Nord). Ha un contratto fino al 2017. La sua passione per il calcio è sbocciata a scuola, quando frequentava da bambino la “Tynecastle High School”. Ha giocato nell’Heart of Midlothian e nell’Hutchison Vale, arrivando il primo luglio del 2013 all’Hibernian. Mancino, molto rapido, sfrontato, a volte quasi irriverente, può essere impiegato anche sulla fascia sinistra nel 4-3-3 oppure nel 4-2-3-1. Nella semifinale di ritorno contro il Dundee United aveva sbagliato un rigore provando un colpo a sorpresa, il “cucchiaio”, inventato da Antonin Panenka, centrocampista della Cecoslovacchia, nella finale dell’Europeo del 1976 contro la Germania Ovest di Sepp Maier e Frank Beckenbauer. Ma poi Cummings si era fatto perdonare sempre dal dischetto, dopo i tempi supplementari, aiutando l’Hibernian a volare in finale: un timbro sul 4-2 per la qualificazione.


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