Daniel Torres, corsa e qualità: è uno dei leader della Colombia

E' un mediano-regista, ha ventisei anni e gioca nell'Independiente di Medellin: il ct José Pekerman gli ha consegnato le chiavi del centrocampo nella partita d'esordio in Coppa America, vinta dalla Colombia per 2-0 (gol di Zapata e James Rodriguez) contro gli Stati Uniti.
Daniel Torres, corsa e qualità: è uno dei leader della Colombia
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Si è preso la scena e gli applausi nell’emozionante debutto della Colombia in Coppa America, a Santa Clara, in California, nello stadio dell’ultimo Super Bowl: Daniel Torres, capitano dell’Independiente di Medellin, ha ricevuto in consegna dal ct José Pekerman le chiavi del centrocampo davanti agli Stati Uniti, ai padroni di casa, sconfitti dai gol del milanista Zapata e di James Rodriguez. Ragiona da mediano e da regista, imposta la manovra, costruisce il gioco, guida il pressing: Daniel Torres è il classico “volante” e ha il compito di accendere il motore di una nazionale che è salita al terzo posto nel ranking della Fifa. Si muove con personalità, garantisce ordine e sostanza, cerca l’idea giusta, amministra e distribuisce il pallone con sapienza, nel suo ruolo è diventato uno dei più ricercati sul mercato sudamericano. 

LE CARATTERISTICHE - Equilibrio, maturità, dedizione, tempi giusti in regia: ha fatto una splendida figura nella sfida con gli Stati Uniti di Jürgen Klinsmann, davanti a 67.000 spetattori. Ha ventisei anni ed è uno dei nove convocati di Pekerman che giocano in Colombia: il ct non ha pescato solo all’estero, ha compiuto anche scelte dolorose, come l’esclusione di Falcao, reduce da due stagioni deludenti con il Manchester United e il Chelsea. Daniel Torres non ha mai affrontato esperienze all’estero, non è una stella, ma è lo stesso uno dei leader del gruppo creato da Pekerman. C’è la sua razionalità nei meccanismi della Colombia: copre, difende, cambia ritmo all’azione, riesce spesso a dare la sua impronta. Può fare il perno centrale nel 4-3-3 oppure ricoprire il ruolo di regista-mediano nel 4-2-3-1. Pekerman non rinuncia mai alle sue geometrie. 

IL CT PEKERMAN - Daniel Torres è nato a Caqueza il 15 novembre del 1989. E’ alto un metro e 83, pesa 80 chili, proviene dall’Independiente di Santa Fe. Ha giocato in prestito per una stagione anche nell’Atletico Nacional e dal 2015 è passato all’Independiente di Medellin. Ha vinto quattro campionati e una Coppa della Colombia con il club di Santa Fe. Ha debuttato nella nazionale di Pekerman il 13 novembre del 2015 contro il Cile (1-1). Cinque, in totale, le presenze con i “Cafeteros”: tutte da titolare. E’ stato sostituito, durante l’intervallo, solo durante l’amichevole con Haiti (3-1), lo scorso 29 maggio, quando il ct ha deciso di alternare tutti i convocati per la Coppa America.

LA MAGLIA NUMERO 16 - Dopo la prestazione convincente contro gli Stati Uniti, ha pubblicato con orgoglio sul suo profilo Instagram la maglia della Colombia. E’ molto religioso, Daniel Alejandro Torres, come emerge anche sui messaggi su Twitter, dove può contare su quasi 50.000 follower. E’ sposato, sua moglie si chiama Natalia Pabon e ha due figli. Ha giocato 173 partite durante la sua carriera, tra coppe e campionato, segnando tre gol (due con l’Independiente di Santa Fe e uno con l’Independiente di Medellin). Gli assist sono undici. Contro gli Stati Uniti, il ct Pekerman lo ha schierato nel 4-2-3-1 accanto a Sebastian Perez, classe 1993, caratteristiche simili a Daniel Torres, che ha il numero 16 come numero di maglia e suo portafortuna: corsa e qualità, tackle e resistenza, senso tattico e spunti brillanti. Punta sulla vetrina della Coppa America per farsi conoscere anche dai club europei.


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